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Televisione

Daniele Liotti: “L’amore mio è un pò fatina, ha gli occhi pieni di luce e il sorriso bello”

Daniele Liotti ospite a Vieni da Me

Daniele Liotti, protagonista di Un Passo dal Cielo, è stato tra gli ospiti di Caterina Balivo a Vieni da Me. L’attore, da sempre molto riservato e poco incline a parlare della sua vita privata, si è lasciato andare riservando parole bellissime alla compagna Cristina D’Alberto ed ai fgli Beatrice e Francesco.

L’attore ha parlato della compagna con la voce chiaramente emozionata. “Cristina è l’amore mio. È un po’ una fatina: ha gli occhi pieni di luce, il sorriso bello. È una ragazza solare, d’altri tempi, ma allo stesso tempo determinata, nordica…. Tra noi è stato un colpo di fulmine, un amore a prima vista. Ci siamo riconosciuti subito e poi da lì è venuto naturale mettere su famiglia”.

La compagna di Liotti, Cristina D’Alberto ha 41 anni e fa anche lei l’attrice. L’abbiamo vista nelle fiction Vivere ed Un Poto al Sole e prima come ereditiera nel popolare show condotto da Amadeus ed anche a Carramba che sorpresa. Dalla loro unione, iniziata quattro anni fa, è nata Beatrice che ora ha due anni.

Liotti ha anche Francesco, il primogenito, ora ventenne che vuole intraprendere la strada della recitazione ed ha partecipato alla Compagnia Del Cigno.

L’attore ha poi parlato del rapporto con i fratelli e del gioco delle frecce che facevano insieme da piccoli. Una volta arrivarono persino a rompere un armadio. “Quella volta ricordo che mio padre si arrabbiò, e anche molto. Noi abbiamo sempre giocato assieme, e oggi i miei fratelli sono anche i miei migliori amici. Loro sono dei musicisti, cantano e suonano, io invece non ero capace. In famiglia ballavamo, cantavamo, mio padre era un istrione ed è da lui che abbiamo preso sempre la voglia di farci notare”.

Liotti racconta poi la prima esperienza nel mondo dello spettacolo, iniziata lavorando in un circo. “Avevo vent’anni, davano centomila lire al giorno. All’inizio lavoravo sugli spalti, poi mi misero ai lati dell’arena dove entravano tutti gli animali. Un giorno arrivò un’elefantessa, Stellina, che aveva uno sguardo umano e che era molto emotiva. Il domatore mi spiegò che dovevo rimanere pronto qualora l’animale si emozionasse. Ad un certo punto vedo che Stellina apre “l’oblò” e parto con la mia carriola….  è cominciata con una bella figura di m* la mia esperienza”. 

 

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