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Protezione Civile, per il sisma in Centro Italia danni per 23,5 miliardi di euro

La Protezione Civile ha inviato a Bruxelles il fascicolo per l’attivazione del Fondo di solidarietà dell’Ue.

Il fascicolo completo relativo alla stima dei danni e i costi relativi al terremoto in Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo è stato trasmesso dal Dipartimento della Protezione Civile a Bruxelles per l’attivazione del Fondo di solidarietà dell’Ue.
La stima comprende danni diretti, sia pubblici sia privati, cioè quelli che hanno provocato la distruzione di edifici, infrastrutture, raccolti, industrie e imprese, patrimonio culturale, reti di distribuzione di energia, gas, acqua, e i costi sostenuti dallo Stato per far fronte all’emergenza: ripristino delle funzionalità delle infrastrutture e degli impianti nei settori dell’energia, dell’acqua, delle acque reflue, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanità, dell’istruzione, realizzazione di alloggi provvisori, servizi di soccorso rivolti alla popolazione, messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione, protezione del patrimonio culturale, ripristino delle zone danneggiate.
L’Italia aveva presentato la richiesta di attivazione del Fondo il 16 novembre, fornendo una prima stima dei danni e dei costi calcolati fino al 25 ottobre 2016. Le scosse di ottobre e quelle di gennaio hanno costretto il Dipartimento ad integrare la documentazione.
Nel dossier iniziale, infatti, erano stati stimati danni e costi pari a 7 miliardi e 56 milioni di euro, mentre gli eventi successivi al 25 ottobre, hanno evidenziato un notevole aggravamento della situazione emergenziale e per questo si e’ proceduto ad un’integrazione del fascicolo, rinviato nuovamente a Bruxelles.

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