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Mondiali in Qatar 2022, lavoratori senza stipendio da mesi: è bufera

Mondiali in Qatar 2022, l’accusa di Amnesty International:

Arriva una pesantissima accusa nei confronti dell’organizzazione dei Mondiali in Qatar 2022 da parte di Amnesty International. L’ultimo rapporto riferisce infatti come dozzine di lavoratori dei cantieri della Coppa del Mondo non siano stati pagati per mesi. In particolare, l’organizzazione per i diritti umani spiega che questi lavoratori – per lo più cittadini di Nepal, India e Filippine – hanno arretrati che vanno dai 1.370 ai 2.470 dollari non pagati dalla società metalmeccanica Mercury MENA. Per alcuni, questa cifra rappresenta l’equivalente di 10 mesi di stipendio (molti di loro vivono con meno di 2 dollari al giorno). Il rapporto di Amnesty sottolinea come il mancato pagamento dei salari abbia “rovinato delle vite” e sollecita perciò il governo del Qatar a pagare quanto promesso.

Come riporta La Gazzetta dello Sport, “Amnesty International ha prodotto il suo rapporto dopo aver intervistato 78 lavoratori della compagnia (che hanno contribuito a realizzare molti progetti tra cui lo stadio Lusail che ospiterà le gare di apertura e chiusura del torneo) ma stima che potrebbero esserci centinaia di persone coinvolte. Oltre il danno però anche la beffa. Sì perché questi lavoratori si sarebbero addirittura trovati bloccati in Qatar, a migliaia di chilometri da casa, senza denaro e non sarebbero riusciti a lasciare il Paese, poiché le leggi locali impongono ai lavoratori di ottenere un permesso di uscita sottoscritto dal loro datore prima di andarsene.

INDAGINE IN CORSO — Amnesty ha inoltre specificato che nel 2017 il CEO di Mercury MENA ha detto che la sua azienda “è stata vittima di partner commerciali senza scrupoli che hanno causato problemi di flusso di cassa e una serie di controversie sui pagamenti con contraenti e clienti”. In una dichiarazione, il ministero del lavoro del Qatar ha affermato che tali abusi sui lavoratori sono “non tollerati” nel Paese e che ci sono “procedimenti giudiziari” non specificati contro Mercury MENA: “Sebbene Mercury MENA non operi più in Qatar, le questioni legali continueranno e condurremo un’indagine completa”, si legge nella dichiarazione. La Fifa ha immediatamente chiarito che il fatto “non è in alcun modo collegato alla Fifa e ai Mondiali 2022″”.

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