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Spettacolo

Gomorra 4, Salvatore Esposito: “Le persone hanno capito quello che raccontiamo, le critiche sono da stupidi e ignoranti”

Salvatore Esposito in un’intervista a Il Mattino

Gomorra 4 è appena terminato e Salvatore Esposito che interpreta Genny Savastano ha rilasciato un’intervista a Il Mattino in cui fa un bilancio delle puntate appena trasmesse. La quarta serie chiude con l’omicidio di Patrizia per mano di Genny che si è nascosto in un bunker in attesa di riconquistare Secondigliano. La premesse per una quinta stagione ci sono tutte. “Sono curioso anch’io di saperlo, innanzitutto come spettatore della serie. Gli autori stanno ancora scrivendo i nuovi episodi e non vedo l’ora di capire che cosa attenderà Genny nella quinta stagione. Per me, lui è come una piccola palla di neve che rotola giù da una montagna e che piano piano che s’avvicina al suolo diventa sempre più grande. Però, davvero, non so ancora che cosa creeranno gli sceneggiatori, ma sono sicuro che la qualità della serie resterà altissima”.

Salvatore Esposito si dice molto soddisfatto dell’evoluzione del suo personaggio. “La stagione è stata caratterizzata dall’ennesima evoluzione-involuzione di Genny, che aveva fatto la promessa a Ciro di proteggere la sua famiglia e abbandonare la vita criminale per entrare in un nuovo percorso. Ci ha provato, tra i colletti bianchi in Italia e a Londra. Ma è stato letteralmente rigettato da quella società, poiché quei colletti non erano poi tanto bianchi. Soprattutto i nuovi personaggi del magistrato Ruggieri e dei genitori dei compagni di classe del figlioletto Pietro, gli hanno ricordato costantemente come lui non facesse parte di quel mondo.  Tutto ciò ha provocato una frattura in Genny, tra il se stesso che voleva cambiare e quello nero che voleva restare come era. Finché alla fine ha prevalso il secondo”.

L’attore poi racconta. “C’è una scena fondamentale, per esempio, quando la moglie Azzurra ricorda a Genny che lui non può andare alla conferenza stampa di presentazione del cantiere dell’aeroporto, perché si chiama Gennaro Savastano e non può farsi vedere in pubblico. In quel momento, è scattato qualcosa dentro di lui, quando s’è reso conto dell’inutilità di tutti gli sforzi che ha fatto, per poi restare comunque chiuso in una gabbia dorata proprio come suo padre. Quello, secondo me, è stato il momento di svolta di Genny, che comprende come quel mondo non faccia per lui e decide di tornare alla sua vita criminale”.

A proposito della scena finale in cui si vede Genny Chiuso nel bunker e delle critiche ricevute dalla serie incolpata di incitare all’emulazione, Esposito dichiara. “Dico queste cose ormai da anni e le persone che conoscono e guardano la serie hanno capito molto bene quello che raccontiamo da quattro stagioni. I discorsi sui pericoli di una possibile emulazione da parte dei nostri personaggi sono stupidi e da ignoranti, nel senso etimologico del termine. Al di là dello status sociale o del ruolo e delle qualifiche delle singole persone. Perché se ignori ciò di cui stai parlando sei ignorante. E troppo spesso di “Gomorra” hanno parlato male gli ignoranti”.

A proposito dell’omicidio di Patrizia, interpretata da Cristiana Dell’Anna, l’attore racconta. “Quella scena è stata molto dura girare, perché comunque per Cristiana si chiudeva un percorso, come è successo negli anni passati anche con altri attori. Noi, infatti, siamo davvero come una famiglia, che cerca di far stare bene tutti.  E credo che anche questo sia uno tra i segreti della qualità della nostra serie”.

In Gomorra 4 hanno trovato spazio Azzurra interpretata da Ivana Lotito ed il magistrato Ruggieri- Gennaro Maresca. “Ivana la conoscevo già dalle stagioni precedenti e sono stato felicissimo che il suo personaggio abbia assunto una valenza maggiore, sia per Genny e per l’intera serie. Azzurra quest’anno è stata fondamentale per Genny. La scena finale dove lui piange, sapendo di dover lasciare almeno momentaneamente sia lei che il piccolo Pietro, credo sia la chiave di un rapporto d’amore bellissimo, ma allo stesso tempo difficile nel mondo che raccontiamo. Anche il magistrato interpretato da Maresca è stato una piacevole scoperta attoriale. Ha inserito nella serie un personaggio di tipo nuovo. Ho trovato molto interessante esplorare il modo nel quale questi uomini e queste donne hanno a che fare col loro vero nemico, cioè il bene. Ed è stato interessante, in particolare, vedere come si rapportavano con Ruggieri sia il mio Genny sia Patrizia. Chissà, nella quinta stagione come si evolverà il rapporto tra criminale e magistrato…”.

 

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