Scuolabus lascia bimba disabile a terra e la risposta dalle istituzioni locali è a dir poco sconcertante. La denuncia arriva via social da un’associazione
Scuolabus lascia bimba disabile a terra: “Suo diritto non è condizionato al bilancio del Comune”. Accade in una cittadina di tremilasettecento abitanti in provincia di Pescara. Qui lo scuolabus non può portare a lezione un’ alunna disabile in carrozzina. Il dramma della piccola Giulia, di Scafa, in provincia di Pescara. A denunciarlo è l’ associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, attraverso i profili social.
“Tutti gli studenti prendono il mezzo, ma lei non può salire perché il pulmino non è accessibile. I genitori più volte e da tempo fanno presente la situazione al Comune, ma la risposta è: non ci sono i soldi”, si legge su Facebook.
A tal proposito, sempre via social, parla anche il presidente Claudio Ferrante.
“Il sindaco ponga subito rimedio, perché il diritto allo studio di Giulia non è condizionato al bilancio dell’amministrazione. Ci risiamo! Un’altra discriminazione! Questa volta tocca a una piccola alunna. Si chiama Giulia, abita a Scafa ed è una bimba con disabilità, per questo usa una carrozzina. Vorrebbe andare a scuola insieme a tutti i suoi compagni ma a lei non è permesso…. almeno non come fanno tutti gli altri”.
E ancora: “Tutti gli alunni prendono lo scuolabus, ma lei non può salire perché il pulmino non è accessibile. I genitori più volte e da tempo avevano fatto presente la situazione al Comune, ma le risposte ricevute erano: ‘Non ci sono i soldi per uno nuovo pulmino; rendere accessibile quello presente è troppo dispendioso e toglie troppi posti”. In più, le soluzioni alternative proposte sono inaccettabili”.
Inoltre, si precisa sempre nella denuncia online, “al sindaco di Scafa sarà sfuggita un’altra cosa: che il diritto allo studio degli alunni disabili non può essere condizionato da esigenze di bilancio. Invitiamo il Comune di Scafa a porre immediatamente rimedio a questa discriminazione”, conclude l’ appello finale.
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