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Milano, chiude il villaggio di Babbo Natale più grande d’Italia: flop annunciato

Milano, chiude il villaggio di Babbo Natale più grande d’Italia. Il flop annunciato dopo le varie vicissitudini si è puntualmente confermato

Milano, chiude il villaggio di Babbo Natale più grande d’Italia: flop annunciato. «Il Sogno del Natale» è svanito. Sul sito Internet del «villaggio di Babbo Natale più grande d’Italia», aperto lo scorso 5 dicembre dopo due rinvii, è apparso domenica un messaggio firmato «Gli organizzatori» che non lascia dubbi.

«Gentile pubblico, il villaggio di Babbo Natale chiuderà il prossimo 24 dicembre 2019 alle ore 18 anziché il 6 gennaio 2020». I problemi erano iniziati già durante il cantiere, quando la procura di Milano aveva chiesto un upgrade di lavoro e modifiche, mettendo i sigilli ad alcune zone dello spazio. Poi il meteo infausto, con il record di piogge a novembre, al ritmo di 22 giorni su 30. E infine la pioggia di critiche sui social, da parte di genitori che si lamentavano per le lunghe code al freddo, i prezzi alti e la scarsità di addobbi e decorazioni.

Ed è proprio a queste critiche che fanno riferimento gli organizzatori: «Siamo costretti a questa scelta perché i continui attacchi e le costanti denigrazioni avvenute sui canali social e digitali dei giorni scorsi hanno purtroppo raggiunto il loro effetto riducendo drasticamente la vendita dei biglietti e ponendoci nelle condizioni di non poter più sostenere i costi di gestione».

Un riferimento anche al maltempo: «Abbiamo lottato per oltre un mese contro una pioggia eccezionale (nel solo mese di novembre a Milano sono caduti 244 mm a fronte di una media di circa 100 mm) e per rimuovere il fango che aveva letteralmente coperto tutta l’area del villaggio abbiamo dovuto ritardare l’apertura».

Infine l’amara conclusione: «Di più non potevamo fare. Ringraziamo quindi tutti quelli che sono venuti a trovarci e che hanno apprezzato l’esperienza. Ringraziamo anche quelli che ci hanno criticato utilizzando toni decisi ma sempre civili e garbati. Li abbiamo ascoltati e spesso siamo intervenuti seguendo le loro indicazioni per migliorare i servizi esterni.

Quando dovuto, abbiamo rimborsato loro il biglietto, cosa che continueremo a fare per chi ha acquistato il tagliando in prevendita dal 25 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020. Chiudiamo con amarezza, ma con il ricordo delle migliaia di bambini e bambine dai volti estasiati e sorridenti all’uscita dalla casa di Babbo natale. Un ricordo che il fango non è riuscito a coprire».

Sulla pagina Facebook dedicata all’evento, già domenica pomeriggio sono cominciati a fioccare i commenti. E se c’è chi rincara la dose delle critiche («Noi siamo venuti il 6 Dicembre e non c’era nessuna decorazione esterna, aria di Natale zero»), c’è anche chi si è trovato bene e manda messaggi di solidarietà («Noi siamo venuti ieri e abbiamo passato una mattinata splendida, le mie bambine erano incantate e anche mio marito ed io! Peccato davvero») (fonte: Il Corriere della Sera’).

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