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Spettacolo

Leo Gullotta: “2019 anno brutale ma c’è stata una speranza. Mi sono sposato con il mio compagno”

Per Leo Gullotta il 2019 è stato un anno brutale, l’attore siciliano ne ha parlato ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”

Leo Gullotta: “2019 anno brutale ma c’è stata una speranza. Mi sono sposato con il mio compagno”. L’attore siciliano ne ha parlato ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”
condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.

Leo Gullotta: “2019 anno brutale ma c’è stata una speranza”. “Il 2019 dal punto di vista sociale e politico è stato pesantissimo, brutale. Ma c’è stata una speranza in arrivo, grazie alle sardine, che hanno riempito le piazze. Questo mi ha fatto molto piacere, ravviva il concetto di libertà, serenità, dialogo, accoglienza. Sono state un capitolo positivo. Il 2020? Spero che ci sia la salute. Il 9 gennaio compirò 74 anni, sarò in giro per l’Italia, lavorando. Spero, per il 2020, che ci sia tanta speranza. Guai se mancasse, nonostante i problemi. In generale, vedo sempre più maleducazione. Ma negli spettacoli che ho fatto negli ultimi due anni, non ho riscontrato molta maleducazione. A parte le luci dei cellulari che disturbano gli attori”.

Sul passato. “Ricordo i Natali del boom economico. Le feste. C’era un continuo incontro, si lavorava molto, ma sempre col sorriso. Mi ricordo questo. Quei Natali erano semplici, si lavorava di fantasia, non c’erano soldi. Era una festa quando si comprava un pastore nuovo da mettere nel presepe o si comprava la nuova carta con disegnato un cielo di stelle. C’era la semplicità, sia nella stalla che in ciò che volevi rappresentare. Non c’era la follia commerciale di oggi”.

Sui diritti civili: “Due anni fa mi sono sposato con il mio compagno. Non ne parlo spesso, la mia vita privata è privata. Sui diritti civili c’è ancora tantissimo da fare. Però qualcosa si è fatto. Se ne è parlato, oggi ai giovani non interessa più di tanto. Certo, negli ultimi anni temi come fobia, odio, fomentazione della parte più debole del Paese, quella in cui pesa la mancanza scolastica, stanno tornando. Purtroppo c’è chi parla alla pancia della gente. Ma il concetto di diversità è ricchezza”.

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