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Televisione

Mara Venier: “Nuova Domenica In? Rifletteremo su un fatto in particolare. Io umiliata dalla Rai in passato”

Mara Venier sul ritorno di Domenica In, l’intervista a ‘Il Corriere della Sera’

Mara Venier: “Nuova Domenica In? Rifletteremo su un fatto in particolare. Io umiliata dalla Rai in passato”. La conduttrice rivela alcuni dettagli sulla versione 2020-21 del suo programma in una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

C’è chi ha l’ansia di stare lontano dal video e chi ha quella di tornarci. Mara Venier appartiene genuinamente alla seconda categoria.
«A me sembra di essere stata in onda fino a ieri, invece ora già ripartiamo. Io ci rimarrei tanto volentieri lontana dal video, ma con Domenica In mi scatta una molla, è qualcosa più forte di me, non la posso rifiutare: per me questo programma è casa».

«L’idea era cambiare la formula, ma l’ultima edizione ha avuto un successo impensabile, l’affetto del pubblico è stato tale da farmi capire che eravamo sulla strada giusta. Rispetto al solito ci sarà ancora più attualità e vorrei riflettere su un fatto in particolare, il più significativo della settimana».

Cosa avrebbe voluto cambiare?
«Pensavo di richiamare la compagnia di giro delle mie prime domeniche, anche per stare meno sotto i riflettori io. Vedremo strada facendo. La prima puntata vorrei che si ricollegasse idealmente alla prima, così avrò di nuovo ospiti Romina Power e Loretta Goggi, con cui avevo chiuso a giugno: era stata una bella chiacchierata tra tre amiche. Non preparo mai le mie interviste».

Che vanno da Romina Power ad Achille Lauro.
«Ho rapporti di affetto con tanti di questi ospiti, devo dire che vengono facilmente. Con alcuni, come Achille Lauro, scatta il mio senso di affetto e di protezione da zia, zia Mara».

Che effetto le fa vivere questo successo quando, anni fa, in Rai sembrava non esserci più posto per lei?
«Sono stata molto delusa allora. Credo che ogni direttore abbia il diritto di cambiare conduttori, fare scelte… ma c’è modo e modo. La mia amarezza nasceva dal fatto di essere stata trattata con poco rispetto, mi sono sentito umiliata per il modo con cui il direttore Leone mi aveva liquidata».

Che modo è stato?
«Mi aveva detto ci vediamo la prossima settimana e non l’ho più sentito. Ma tramite il mio agente ho capito che, in pratica, avevo fatto il mio tempo. Avevo già 60 anni. Da allora non ho mai chiesto di tornare in onda. Il mio rientro a Domenica In è stato casuale».

Sono stati anni difficili?
«Non soffrivo per non avere un programma: ho sempre dato priorità alla mia vita al di là del mio lavoro. Ma mi avevano amareggiata i modi. Da quel momento si era poi creato il vuoto attorno a me e, non bastasse, mia madre stava molto male: quello era il vero dolore. Quando va tutto va bene il telefono squilla continuamente, in quei momenti invece restano le poche persone che hai sempre avuto vicino».

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