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Cronaca

Scarcerato il mandante dell’omicidio di don Giuseppe Diana, la rabbia della sorella: “Doveva morire in carcere”

Scarcerato il mandante dell’omicidio di don Giuseppe Diana, la rabbia della sorella: “Doveva morire in carcere”. Il mandante dell’omicidio di don Giuseppe Diana, il sacerdote di Casal di Principe (Caserta) ucciso nel 1994, è uscito dal carcere di massima sicurezza di Sassari. Nunzio De Falco, 71 anni, è uscito perché malato terminale.

Don Giuseppe Diana, ricordiamo, era un prete impegnato nella lotta alla camorra. Fu assassinato nel 1994 mentre si trovava nella sua chiesa prima di celebrare la messa. La notizia ha fatto infuriare la sorella di don Diana, la 55enne Marisa. “Avrebbe dovuto morire in carcere”, ha affermato la donna a ‘Il Corriere della Sera’.

Scarcerato il mandante dell’omicidio di don Giuseppe Diana

Ma Marisa Diana non se ne capacita. Perché non sarebbe doveva uscire viste le sue condizioni? “Perché mio fratello non è morto circondato dall’affetto dei propri cari. Perché io non ho potuto abbracciare don Peppe negli ultimi istanti. No, io non ho avuto questa possibilità. E non doveva averla nemmeno lui, condannato come mandante del suo omicidio”.

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Il boss di camorra sarebbe ridotto in fin di vita. Secondo quanto scritto dal Corsera “chi lo ha visto, parla di una persona che avrebbe, ormai, davanti solo poche ore di vita”. De Falco non solo fu colui che convinse il killer di don Diana, Giuseppe Quadrano, a sparare al prete della chiesa di San Nicola di Bari, ma ordinò anche l’uccisione di Mario Iovine, braccio destro di Antonio Bardellino, che fu ammazzato in una cabina telefonica di Cascais, in Portogallo il 6 marzo del 1991, per un regolamento di conti tra clan rivali.

De Falco, che fu arrestato nel ’97 in Spagna dove era fuggito, stava scontando due ergastoli sia per il delitto Iovine sia per l’assassinio del sacerdote. A scarcerarlo è stato il tribunale di sorveglianza: gli ha concesso gli arresti domiciliari proprio per farlo morire in casa sua.

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