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Salute

Chirurgia cardiaca, un palloncino minuscolo può salvare la vita: la scoperta

Chirurgia cardiaca, un palloncino minuscolo può salvare la vita: la scoperta. Un minuscolo palloncino può aiutare i medici a identificare i pazienti a rischio di complicanze post operatorie potenzialmente fatali. Si tratta di un palloncino a forma di tubo, lungo solo un paio di centimetri, che viene posizionato nel torace al termine dell’intervento chirurgico di bypass e di altri tipi di procedure cardiache importanti.

I chirurghi inseriscono un filo sottile attraverso il torace con il palloncino sgonfio all’estremità e, una volta posizionato all’interno del sacco pericardico (il sacco fibroso in cui si trova il cuore), il palloncino viene gonfiato. L’altra estremità del filo è collegata a un monitor, che misura i cambiamenti di pressione sul palloncino. L’idea è che il monitoraggio di questa pressione nei giorni di degenza pist operatoria, fornirà un allarme precoce di una condizione potenzialmente fatale chiamata tamponamento cardiaco.

Ciò si verifica quando il sacco pericardico si riempie di sangue, o fluido fuoriuscito dai vasi sanguigni danneggiati durante un intervento chirurgico al cuore. Man mano che il sacco si riempie di liquido, comprime il cuore, interrompendo il suo corretto battito e riducendo drasticamente il flusso sanguigno ad altri organi vitali. La condizione di solito si sviluppa entro 48 ore da una procedura cardiaca importante. È considerato un’emergenza medica perché, se non viene individuato rapidamente, può scatenare un arresto cardiaco fatale.

Chirurgia cardiaca, il palloncino che può salvare la vita

Sebbene sia una condizione rara, è responsabile del 30% dei decessi per complicanze derivanti da interventi chirurgici al cuore. Il dispositivo sperimentale a palloncino, sviluppato dal cardiochirurgo Hazem Fallouh, del Queen Elizabeth Hospital Birmingham, potrebbe essere una soluzione. Oltre al palloncino, nella stessa area viene inserito un secondo filo con un sensore speciale all’estremità, chiamato sonda Doppler. Quest’ultimo fa rimbalzare le onde sonore ad alta frequenza sui globuli rossi nel cuore, così facendo si ottiene un’immagine di quanto bene il sangue scorre attraverso le arterie.

Funge anche da avviso per i medici segnalando quando il flusso sanguigno è in fase di stallo, indicando che potrebbe esserci un problema. Entrambi i dispositivi – il palloncino e la sonda – possono essere facilmente rimossi una volta che il paziente è in condizioni di sicurezza, di solito dopo 48 ore. Il dispositivo pericardico per monitorare la gittata cardiaca e diagnosticare il tamponamento (PerDeCT), attualmente è solo un prototipo. Dovrebbe essere sottoposto a test l’anno prossimo. Lo riporta il Daily Mail.

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