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Salute

Tumore colon-retto, aumentano casi in Italia ma per 7 su 10 c’è un’aggravante

Tumore colon-retto, aumentano casi in Italia ma per 7 su 10 c’è un’aggravante. Il tumore del colon-retto in Italia è il secondo più frequente dopo quello della mammella, con 48.100 casi nel 2022, ovvero un aumento di 4.400 diagnosi in 2 anni. Si tratta, purtroppo, di una vera “epidemia” causata da un’aggravante: 7 persone su 10 non aderiscono allo screening e non eseguono il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, che il sistema sanitario offre gratuitamente ogni due anni a tutti i 50-69enni.

Per questo motivo, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) ha avviato un ambizioso progetto di sensibilizzazione per aumentare la partecipazione al test, che inizierà nelle prossime settimane. Verranno creati spot pubblicitari, opuscoli informativi, una campagna sui social media e verranno coinvolte le farmacie. L’annuncio è stato fatto durante il Convegno Aiom sulle neoplasie gastrointestinali in corso a Padova.

Tumore colon-retto, aumentano casi in Italia

L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) ha lanciato un progetto per aumentare l’adesione al test per la ricerca del sangue occulto, che si dimostra in grado di ridurre la mortalità di circa il 30%. Prima della pandemia, i tassi di incidenza della neoplasia stavano diminuendo del 20% grazie ai programmi di prevenzione. Tuttavia, la sospensione degli screening durante la pandemia ha compromesso questi risultati. Attualmente, solo il 45% dei cittadini del Nord, il 31% del Centro e il 10% del Sud eseguono il test. Solo 5 regioni superano il target del 50% di adesione: Veneto, Trentino, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia. Il progetto di sensibilizzazione prevede la realizzazione di spot pubblicitari, opuscoli informativi e una campagna sui social, coinvolgendo anche le farmacie.

La prevenzione è fondamentale per la neoplasia del colon-retto. Il tumore, spiega Sara Lonardi, Direttore dell’Oncologia 3 all’Istituto Oncologico Veneto Irccs di Padova, si sviluppa in circa il 90% dei casi a partire da lesioni precancerose e lo screening può essere efficace nel rimuovere i polipi prima che diventino neoplastici. Fattori di rischio importanti includono stili di vita scorretti come sedentarietà, fumo, sovrappeso, consumo eccessivo di zuccheri raffinati e carni rosse, e mancanza di fibre vegetali. L’oncologia di precisione, che definisce le caratteristiche molecolari del tumore, è altrettanto importante nella stabilizzazione della cura più efficace per il singolo paziente.

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