“Ho raccolto sperma di maiali per anni e ora ho i polsi bloccati”: 31enne fa causa alla fattoria per un risarcimento. Si chiama Maxine, ha 31 anni e ultimamente ha raccontato la sua vicenda che ora sta facendo il giro drl mondo. La donna lavorava come raccoglitrice di sperma dai maiali. Ma ora sostiene che un infortunio al polso paralizzante che ha subito sul lavoro l’ha resa incapace di lavorare. La 31enne amava il suo lavoro, tra l’altro ben pagato, ma sfortunatamente le ha causato lesioni a lungo termine.
La 31enne britannica ha iniziato il suo lavoro raccogliendo sperma di maiale all’età di 18 anni, ma a 21 anni ha subito gravi ferite a entrambi i polsi. Dieci anni dopo, soffre ancora di un dolore continuo, che ha richiesto un intervento chirurgico importante e le ha impedito di lavorare in altri campi come la floristica, il lavaggio a secco e la demolizione. La donna adessa sta valutando se portare avanti un’azione legale contro l’assicuratore del suo ex datore di lavoro per perdita di guadagno, spese mediche e dolore e sofferenza.
“Mi è piaciuto lavorare alla fattoria, la vera raccolta di sperma non è poi così eccitante La lesione al polso è stata causata dal dover tenere fermo il pene mentre i maiali si muovono parecchio. In un giorno ho lavorato con circa 25-30 maiali, raccogliendo il loro seme per l’inseminazione artificiale”, ha detto al Daily Mail Australia.
Il dolore è tornato forte ddopo10 anni
All’inizio Maxine usava la mano destra ma il dolore era troppo. Quindi il suo datore di lavoro le suggerì di passare alla mano sinistra. E dopo un po’ il dolore è iniziatoanche lì. A quel punto è stata trasferita nel laboratorio. Ma anni dopo i suoi polsi le facevano ancora male. Ora però denuncia: “Stavo facendo un tale danno a me stessa, cercando di tenere il passo con il carico di lavoro. Ha creato un infortunio a lungo termine. Non sarò mai in grado di tornare al lavoro fisico”, ha detto.
Sebbene la sua situazione sia molto seria, Maxine è consapevole che la sua storia possa scaturire ironia: “Beh, è abbastanza divertente, non importa con chi parli, è assolutamente ridicolo”, ha detto. Quando le sue ferite hanno iniziato a stabilizzarsi, non ha più ricevuto lo stipendio, quindi ha trovato un nuovo lavoro, ma non è andato come previsto. “Mentre lavoravo in lavanderia per pochi mesi… ho avuto una riacutizzazione in un’altra area del polso e ho dovuto richiedere nuovamente l’assistenza WorkCover”, ha detto.
Maxine ha svolto un programma di riabilitazione del dolore nel 2018 e da allora ha gestito il dolore. Gli ultrasuoni e la risonanza magnetica hanno confermato che si trattava dello stesso trauma che aveva subito 10 anni prima, ma drammaticamente peggiore. Colpisce non solo la sua capacità di lavorare, ma anche le attività quotidiane che la maggior parte delle persone dà per scontate. Ha difficoltà con i bottoni e legare le cose. Deve stare attenta a non mettere troppa acqua nel bollitore e non può sollevare oggetti pesanti.
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