Antonio Bardellino, il bunker del boss ritrovato a Formia 35 anni dopo la morte: la scoperta per caso. Antonio Bardellino, il temuto e potente boss del clan dei Casalesi, che si riteneva fosse morto nel 1988 in Brasile, è stato scoperto ad avere costruito un covo bunker all’interno di un appartamento nel complesso residenziale Villaggio del Sole, situato sull’Appia, a Formia. Questa scoperta è avvenuta durante una perquisizione eseguita dalla polizia e dai carabinieri mercoledì mattina, nell’ambito di un’inchiesta dell’Antimafia.
Le indagini sono state coordinate dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Roma e Napoli e sono state avviate a seguito del ferimento del nipote di Antonio, il 43enne Gustavo Bardellino, considerato dai magistrati come boss e fondatore del clan dei Casalesi trasferitosi nel comune di Formia. Il ferimento di Gustavo è avvenuto il 15 febbraio del 2022 all’interno di una concessionaria di automobili, dove l’uomo è stato colpito.
Durante le ricerche, gli investigatori hanno scoperto un piccolo vano sotterraneo alto 170 centimetri all’interno dell’appartamento, che in passato era collegato ad Antonio Bardellino. L’accesso al locale avveniva tramite una botola su binari scorrevoli e una scaletta. All’interno del bunker, si trovava uno spazio molto angusto, misurante solo 120×100 centimetri, con una panca e una lampadina.
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