È morto Matteo Messina Denaro, il boss di Castelvetrano ucciso dal tumore a 62 anni

È morto Matteo Messina Denaro, il boss di Castelvetrano ucciso dal tumore a 62 anni. È morto Matteo Messina Denaro. Già nei giorni scorsi il boss, che soffriva di una grave forma di tumore al colon, era stato ricoverato in gravi condizioni con le chemioterapie che ormai non sortivano più effetti. Poi nel tardo pomeriggio di venerdì Matteo Messina Denaro era stato trasferito nel reparto detenuti dell’ospedale de L’Aquila, in coma irreversibile. I medici hanno quindi sospeso l’alimentazione finché il boss non è spirato nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 settembre.

Nato a Castelvetrano il 26 aprile del 1962, Matteo Messina Denaro, noto anche con i soprannomi “U Siccu” e Diabolik, è stato un mafioso italiano, legato a Cosa nostra. Era il capo indiscusso del mandamento di Castelvetrano e della mafia nel Trapanese, oltre ad essere una figura di spicco tra le più importanti di tutta Cosa Nostra. Ha esercitato le sue attività criminali oltre i confini territoriali, compresi l’Agrigentino e il Palermitano.

Figura di spicco tra i vertici di Cosa nostra

Stando a quanto emerso dai processi, Matteo Messina Denaro è stato un uomo chiave durante il biennio stragista 1992-1993 ed era considerato vicino a Totò Riina, coinvolto in oscuri aspetti della trattativa Stato-mafia. Nel 1993 è stato inserito nella lista dei dieci latitanti più ricercati al mondo, rimanendo tale per quasi 30 anni fino alla sua cattura avvenuta il 16 gennaio 2023 nei pressi di una clinica privata di Palermo.

Messina Denaro era il quarto di sei figli di Francesco Messina Denaro e Lorenza Santangelo, con una carriera scolastica limitata al diploma di terza media. In seguito, ha ammesso che il suo errore più grande è stato smettere di studiare e che avrebbe voluto conseguire una laurea.

Durante la sua latitanza, ha avuto relazioni, tra cui quella con Maria Mesi, interrotta quando è stato braccato dalla magistratura. La Mesi è stata arrestata per favoreggiamento nel 2000, e durante l’operazione, sono stati scoperti due covi dove Messina Denaro si era nascosto. La sua morte segna la fine di un’epoca tra le più cruente che l’Italia abbia vissuto dal punto di vista criminale.

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