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Spettacolo

Annalisa: “A Sanremo solo a una condizione. Ok per le critiche ma faccio molta fatica ad accettare quelle sul privato”

Annalisa: “A Sanremo solo a una condizione. Ok per le critiche ma faccio molta fatica ad accettare quelle sul privato”. Annalisa su Sanremo, le critiche e non solo, la cantante ligure mattatrice delle classifiche in estate, 37 anni, si racconta a cuore aperto in una intervista a ‘Il Giornale’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] qual è il vortice cui si riferisce il titolo del disco?
«Un vortice emotivo. È una metafora della vita, dei suoi cicli, dei suoi alti e bassi».

Lei è in fase decisamente «alta».
«Non può farmi che piacere sentir parlare tanto di me, vuol dire che è un buon segno. E accetto le critiche. Anzi me le leggo tutte e cerco di imparare».

Invece sulla vita privata?
«Faccio più fatica».

Si è sposata da poco e per qualcuno è già in attesa.
«Lo escludo».

Si dice che abbia un volto cinematografico. Farebbe cinema?
«Ne sono molto affascinata. Ma mi vorrei preparare bene. E poi nel film ci deve essere musica, altrimenti…».

Annalisa: “A Sanremo solo a una condizione”

Nel frattempo pensiamo al Festival di Sanremo […] Ci va?
«Mi presento solo se ho un brano all’altezza. Sanremo è una cosa seria e oggi è ancora più decisivo di prima, quindi bisogna procedere per gradi e con molta riflessione».

[…] Il Festival è a febbraio. Lei ad aprile ha un tour nei palasport (debutto 6 aprile a Firenze).
«Ma prima mi esibirò al Forum di Assago il 4 novembre. Sarà una anteprima del tour».

Già tutto esaurito.
«È il mio unico concerto del 2023».

Annalisa, lo sa che sui versi/slogan di «Mon Amour»: «Ho visto lei che bacia lui che bacia lei, che bacia me» hanno litigato persino i politici?
«Sono fiera che sia andata così. In fondo la più grande ambizione di chi canta canzoni e che queste canzoni diventino “dibattito” e aprano discussioni tra la gente o sui social».

Per molti «Mon Amour» è un invito all’amore libero.
«È una canzone che ha un connotato di leggerezza e si ispira all’elettropop anni ’80 come tutto il disco. Ma ha un messaggio profondo».

Quindi amore libero?
«Ma oggi l’amore libero non è come negli Settanta. È libero nel senso che ognuno è libero di fare come si sente di fare».

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