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Squalifica Maradona a Usa 94, le rivelazioni shock di Signorini: “Diego consegnato per una poltrona”

Squalifica Maradona a Usa 94, le rivelazioni shock di Signorini: “Diego consegnato per una poltrona”. La storia è piena di leggende macchiate dall’onta dal disonore, come nel caso di Diego Armando Maradona e della squalifica per doping nel corso del mondiale americano del 1994. Una squalifica che di fatto ha cacciato il più grande calciatore di tutti i tempi dallo sport più amato di tutti. A sganciare una vera e propria bomba su quell’episodio, è Fernando Signorini, storico preparatore atletico, oltre che amico fraterno, del fuoriclasse argentino.

Le rivelazioni di Signorini riguardanti il Mondiale del 94′ sono davvero scioccanti. Come è ormai noto, il torneo iridato per il Pibe de Oro durò davvero poco: il 25 giugno fu infatti trovato positivo a un controllo antidoping e squalificato. L’ex capitano del Napoli fu prelevato fino all’interno del campo da un’infermiera al termine del match dell’Albiceleste contro la Nigeria. In quella manifestazione D10S aveva anche segnato il gol del 3-0 alla Grecia con uno spettacolare sinistro dal limite dell’aria.

L’episodio, davvero singolare, destò già all’epoca diversi sospetti che di conseguenza alimentarono complotti. Si, perché Maradona aveva già denunciato le angherie dell’allora presidente della FIFA Blatter (la storia e i giudici gli hanno dato poi ragione). Ma non solo, perché il campione argentino non le aveva mandate a dire agli Stati Uniti per le scelte politiche, soprattutto contro Cuba.

Le accuse di Signorini

Ebbene, Signorini parlando della vicenda, ha spiegato davanti alle telecamere della HBO nel corso della registrazione per il documentario Max “La Hija de Dios”, che parla di Dalma Maradona, figlia di Diego. Secondo il preparatore atletico Maradona in quella circostanza fu volutamente consegnato da Julio Humberto Grondona, all’epoca dei fatti presidente della Federcalcio argentina.

Il sospetto di Signorini, che in realtà considera certezza, è ulteriormente alimentato dalla successiva evoluzione nella carriera del dirigente sudamericano. Dopo la manifestazione a stelle e strisce, infatti, Julio Humberto Grondona divenne vicepresidente della FIFA e presidente della commissione finanziaria.

Squalifica Maradona a Usa 94, le rivelazioni shock di Signorini alla HBO

“Otto giorni prima dell’inizio del Mondiale, veniva sempre il dottor Ugalde, che era il medico della squadra, e chiedeva al rappresentante Marcos Franchi: ‘Quante pillole dai a Diego… ho paura.’ Allora gli dico: ‘Senti, perché non dici a Grondona di togliere l’ordine dalla Fifa di fare il test antidoping a tutta la squadra?’ Bevo qualche mate e vedo uscire Grondona. Vado di nuovo nella stanza di Ugalde e gli dico: ‘E?’ “Ha detto di no”, mi dice. “Come hai detto di no?” Possiamo avere una bomba atomica sotto il tavolo!’ Questo mi ha colpito.

Quando succede quello che succede dopo la partita con la Nigeria, ero nella mia stanza e 5 minuti dopo, hanno colpito. Apro la porta e Daniel Cerrini (personal trainer) piangeva. Mi dice che Marcos Franchi gli aveva confermato che la positività al test antidoping era di Diego. Non passò nemmeno un minuto e sentimmo un urlo lacerante.

Quando ha luogo il controtest antidoping, Roberto Peidró, uno dei primari medici dell’Argentina, va a vedere che sulle provette con il campione c’era scritto la sostanza che bisognava cercare. Dice subito ai ragazzi: ‘Questo viola il protocollo. La controprova non ha valore e quindi Diego è al Mondiale’.

Quando vai a cercare un campione, non puoi sapere cosa cercherai. È stato affrontato. Gli altri si arrabbiarono e lo insultarono perfino. Piedro esce, incontra Grondona e gli dice: ‘Don Julio è finito. Diego è dentro perché il protocollo…’ E gli dice: ‘No, non parlare con nessuno di questa cosa. L’ho già tolto dai Mondiali. “Come lo hai eliminato dai Mondiali?” “Non parlare di questo” e lo interruppe.

Alla fine dei Mondiali, Julio Humberto Grondona fu nominato vicepresidente della FIFA e presidente della commissione finanziaria per gestire un portafoglio di centinaia di milioni di dollari senza sapere parlare inglese. Ti ricordi il gioco delle figurine, questa ti do in cambio dell’altra? Diego è stato consegnato”, ha rivelato Signorini.

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