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Perché non incontriamo gli alieni, l’ipotesi della Foresta Oscura che spiega il motivo horror

Perché non incontriamo gli alieni, l’ipotesi della Foresta Oscura che spiega il motivo horror. Perché non incontriamo gli alieni nonostante i molti avvistamenti nei cieli? A tal proposito c’è un’ipotesi, ma è inquietante. Stiamo parlando della cosiddetta Foresta Oscura, una spiegazione davvero inquietante del motivo per cui gli alieni non hanno mai visitato la Terra.

Dato che l’universo è immenso (circa 94 miliardi di anni luce di diametro, secondo gli esperti) è logico pensare che la Terra non è l’unico pianeta con vita intelligente. Sebbene alcuni scienziati credano che gli alieni abbiano effettivamente visitato la Terra, mentre gli avvistamenti ormai grazie agli smartphoneed alle telecameresono all’ordine del giorno, la maggior parte delle persone pensa che non abbiamo mai avuto il piacere della compagnia interstellare.

Questo problema in realtà ha un nome – il paradosso di Fermi – in onore del premio Nobel Enrico Fermi. Durante un fatidico pranzo nel 1950, Fermi apparentemente si fece una domanda, ad alta voce. Lo scienziato chiese come mai nessun extraterrestre si fosse mai palesato. Il concetto partiva da una logica: il nostro sistema solare è piuttosto giovane nel grande schema dell’Universo, per questo i viaggi interstellari a lunga distanza dovrebbero essere probabilmente possibili, dato il tempo sufficiente per lo sviluppo della tecnologia.

Diverse persone hanno provato a rispondere a questa domanda. Una teoria è che prima che una civiltà raggiunga il punto in cui può percorrere lunghe distanze nello spazio, collassa a causa di problemi di sovrappopolazione e consumo di energia. Ciò non sembra eccezionale per il futuro della Terra, ma qualcuno ha avanzato un’ipotesi ancora più spaventosa. La teoria di base esiste da un po’, ma si è guadagnata il soprannome di “foresta oscura” sulla base di un passaggio del libro del romanziere cinese Liu Cixin.

La teoria nel libro di Cixin

Uno dei personaggi del libro, un sociologo, descrive così la teoria: “L’universo è una foresta oscura. Ogni civiltà è un cacciatore armato che si aggira tra gli alberi come un fantasma, spingendo delicatamente da parte i rami che bloccano il percorso, e cercando di camminare senza fare rumore. Anche la respirazione va fatta con cura. Il cacciatore deve stare attento, perché ovunque nella foresta ci sono cacciatori furtivi come lui.

Se trova un’altra vita – un altro cacciatore, un angelo o un demone, un bambino delicato o un vecchio barcollante, una fata o un semidio – c’è solo una cosa che può fare: aprire il fuoco ed eliminarli. In questa foresta l’inferno sono gli altri. Una minaccia eterna che qualsiasi vita che metta a nudo la propria esistenza verrà rapidamente spazzata via. Questa è l’immagine della civiltà cosmica. È la spiegazione del paradosso di Fermi”.

Insomma, secondo la spaventosa teoria della Foresta Nera, esistono più popolazioni nell’universo, ma sono anche pericolose e in cerca di prede. Quindi qualora decidessero di farci visita, non sarebbe per socializzare. Teoria avallata anche da Stephen Hawking. Secondo l’astrofisico scomparso nel 2018, entrare in contatto con gli alieni potrebbe essere molto pericoloso. Questo perché gli extraterrestri potrebbero girovagare per il cosmo in cerca di materie prime o di pianeti da sottomettere. Potrebbero trattarci come si comportano i conquistatori, assoggettandoci.

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