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Spettacolo

Monica Heisey: “Mai stata meglio? Maggie creata per un motivo preciso. Dopo la separazione ero imbarazzata”

Monica Heisey: “Mai stata meglio? Maggie creata per un motivo preciso. Dopo la separazione ero imbarazzata”. Monica Heisey su Mai stata meglio e non solo, la scrittrice e comica canadese, 35 anni, petla del suo romanzo di debutto in una intervista a ‘Io Donna’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Anche lei ha divorziato a 28 anni. Maggie è il suo alter ego?
“No, ho creato il personaggio per esplorare tutte le emozioni e i pensieri un po’ folli che ho avuto in quel periodo. Ho immaginato cosa potesse succedere se chiamassi il tuo ex tutte le volte che ti viene voglia di farlo o cedessi a tutti gli impulsi che hai quando vieni lasciata. Ecco Maggie cede, sempre. Io invece ero ossessionata dal fatto di non lasciarmi andare, di comportarmi bene. Inventare Maggie è stato liberatorio. E ci sono riuscita anche grazie ad anni di terapia”.

Dopo la separazione si è sentita supportata o sola come la sua eroina?
“Mi sono sentita imbarazzata. Avevo promesso davanti a tante persone che sarebbe stato per sempre e invece siamo finiti così. Mi sembrava di aver fallito. Le donne si danno la colpa di un divorzio molto più degli uomini. Io ho trascorso tanto, troppo tempo a domandarmi in cosa avessi sbagliato”.

Jon, l’ex marito, è un non personaggio. La sua voce non si sente mai. Perché ha deciso di escluderlo?
“Perché il romanzo è proprio sulla sua assenza. In tutte le storie di crisi di coppia i protagonisti sono due e si esplorano le possibilità di tornare insieme, di ricostruire. Io volevo descrivere cosa succede quando queste possibilità non esistono. È la storia di una donna che cerca di ristabilire una buona relazione con sé stessa per tornare ad amarsi”.

Monica Heisey: “Mai stata meglio? Maggie creata per un motivo preciso”

[…] Maggie è il simbolo di una generazione?
“Senza dubbio ci si può immedesimare in lei facilmente, ognuno di noi ha avuto il cuore spezzato. Ma Maggie riflette anche le incertezze e le preoccupazioni delle donne della sua età”.

Quali sono?
“Cercare di crescere, comportarsi da adulte, non soccombere alle pressioni sociali e dei social media che ci vogliono sempre perfette e in controllo della nostra vita. Ci invitano a reinventarci, a essere migliori. Ma è tutto difficile. Comprare casa è impossibile, i salari sono bassi, i lavori precari. Il matrimonio, in fondo, è l’unica prerogativa dell’età adulta che è rimasta accessibile ai ventenni e trentenni”.

[…] La protagonista ha una relazione ossessiva con internet. La sua com’è?
“Sta migliorando. Con i miei amici abbiamo spesso conversazioni su come tenere il naso fuori dallo smartphone. Ognuno ha la sua tecnica. Chi lo chiude a chiave in un cassetto, chi lo mette in modalità aereo, come faccio spesso io. Ieri ho cancellato il mio profilo X (Twitter) e mi sento molto orgogliosa”.

Il libro diventerà un film per la tv. Chi vorrebbe per interpretare Maggie?
“Lei è una taglia 48 e non esistono molte attrici di quella misura (alla faccia della body positivity). Dovremo trovare un’esordiente”.

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