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Marisa Laurito: “Celebrity Chef? Non sono professionista ma ho un vantaggio. De Filippo era un gran cuoci, amava un piatto in particolare”

Marisa Laurito: “Celebrity Chef? Non sono professionista ma ho un vantaggio. De Filippo era un gran cuoci, amava un piatto in particolare”. Marisa Laurito su Celebrity Chef, l’attrice napoletana è new entry nella nuova edizione dello show in onda su Tv8 dal lunedì al venerdì. Ne parla in una intervista rilasciata a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

New entry nella nuova edizione dello show “Alessandro Borghese Celebrity Chef”, in onda su Tv8 dal lunedì al venerdì. Marisa, come affronta questa sfida?
«Non sono una professionista, ma ho una grande passione per la cucina e quando mi presentano un piatto riconosco subito gli errori. In passato sono stata concorrente di “Celebrity Chef” e posso assicurare che non è facile cucinare in un posto che non conosci, senza i tuoi attrezzi e per tanti commensali. Io sono avvantaggiata perché ho sempre organizzato cene con tanti amici».

Infatti è famosa per le sue cene con i vip…
«Da me sono venuti tutti: da Sergio Corbucci a Gabriele Salvatores, da Mariangela Melato a Giorgio Napolitano e Francesco Cossiga, che adorava la frittura all’italiana. E naturalmente Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo, che erano di casa».

I suoi piatti più apprezzati?
«Renzo adora una pasta inventata una sera che non avevo nulla in frigo: spaghetti con pomodori freschi e secchi, olive e capperi. Me la chiede sempre. Luciano amava il gattò di patate, la pasta e patate, la genovese. Odiava gli antipasti, voleva passare subito al primo, diceva: “Ma pecche’ amm mangia’ ste ccos”… Lui e Renzo litigavano sempre per questo».

C’erano discussioni accese a tavola?
«Eccome. Gli animi si infiammavano facilmente. Eravamo un gruppo assortito con idee chiare e diverse sulla politica, la creatività, lo spettacolo. Ricordo che una volta ho litigato furiosamente con Luciano per chi fosse la cantante lirica italiana più grande al mondo. Io sostenevo Maria Callas, lui una giovane di cui non ricordo neanche il nome: sono volate le stoviglie (ride). Se poi ci mettevamo a giocare a carte, volavano… i coltelli!».

Marisa Laurito: “Celebrity Chef? Non sono professionista ma ho un vantaggio”

[…] Ha iniziato la carriera a teatro con Eduardo De Filippo. Anche lui amava il buon cibo?
«Lui era un grande cuoco, a volte invitava a tavola tutta la compagnia teatrale. E andava matto per la “frittata di scammaro”, una frittata di pasta senza uova, tipica napoletana».

Ma lei dove ha imparato a cucinare?
«A casa mia, quando ero piccola, c’era il culto della cucina. Erano tutti bravissimi: mio padre, mia madre, i miei nonni, e io guardavo e imparavo. Quando si preparava il ragù la domenica c’era un profumo incredibile in tutto il palazzo. E andavo matta per la torta al cioccolato Bilbolbul, che mamma preparava sempre».

[…] Oltre alla cucina napoletana, quali altre la soddisfano?
«Ormai sono romana di adozione, quindi adoro l’amatriciana, la carbonara, l’abbacchio. Mi piace pure quella milanese: il risotto al salto, i mondeghili, la cassœula. Ma ci sono anche tante cucine internazionali spettacolari. Amo la cinese, infatti preparo spesso i ravioli, gli spaghetti di riso e soia, la salsa agrodolce. Della tradizione marocchina in estate faccio il cous cous e il tabulè».

Le sue compagne di viaggio nel programma di Sky “Quelle brave ragazze” non sembravano condividere il piacere del cibo…
«Già. Mara Maionchi mangia sempre le stesse cose, Sandra Milo invece era un po’ più curiosa. Una sera ho preparato per loro una minestrina in brodo semplicissima. L’hanno apprezzata così tanto da chiedermi la ricetta».

Marisa Laurito: “De Filippo era un gran cuoci, amava un piatto in particolare”

Oggi chi vorrebbe invitare a pranzo a casa sua?
«Mi piacerebbe rivedere Antonio Banderas. Quando giravamo insieme il film “Terre nuove”, in Venezuela, ho cucinato per tutta la troupe sulle Ande. E poi organizzerei una bella cenetta a tre con Meryl Streep e Helen Mirren, due attrici che adoro… Per conoscere bene le persone, non c’è niente di meglio della convivialità della tavola».

[…] la pasta è il suo forte. Cos’altro?
«Gli antipasti, dalle piccole quiche agli involtini balinesi. E poi faccio i tortellini fritti, che servo con le salse: sono eccezionali».

La cucina campana è composta anche dalle verdure…
«Certo, dalle zucchine ripiene ai friarielli e alla scarola incappucciata. Quelli sono piatti! Non le verdure bollite che ho preparato oggi a pranzo… ‘na schifezza. Mi sa che stasera ci faccio delle belle polpette fritte, con tanto formaggio».

Il suo compagno, l’imprenditore Pietro Perdini, le dà soddisfazione come commensale?
«Macché! Lui mangia per sopravvivere… Ma io mi chiedo: proprio a me doveva capitare (ride)?».

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