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Salute

L’uso delle droghe tra gli adolescenti dipende da 3 fattori: la scoperta

L’uso delle droghe tra gli adolescenti dipende da 3 fattori: la scoperta. L’uso delle droghe tra gli adolescenti dipende soprattutto da tre fattori:, è quanto emerge da uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Medicina della Carolina del Sud e pubblicato su American Journal of Psychiatry. Secondo i ricercatori le variabili sociodemografiche, in particolare etnia, religione e livello di reddito, rappresentano il predittore più robusto legato all’uso di sostanze stupefacenti da parte degli adolescenti.

Il gruppo, con ReJoyce Green in testa, ha esaminato vari fattori legati al consumo di sostanze stupefacenti, considerando dati sociodemografici, ormonali, neurocognitivi e di neuroimaging. Hanno valutato oltre 6.800 giovani tra i 9 e i 10 anni, seguiti per tre anni nell’Adolescent Brain Cognitive Development, analizzando 420 variabili legate al consumo di sostanze.

L’analisi ha impiegato un approccio statistico per comprendere la complessità dei dati. A 12 anni, il 14,4% del campione aveva già fatto uso di sostanze come alcol, cannabis e nicotina. I fattori sociodemografici associati all’uso di sostanze includevano religione, etnia e reddito familiare. Ad esempio, i mormoni, ragazzi di colore e giovani di famiglie agiate erano meno inclini all’uso di sostanze, mentre ebrei, caucasici e giovani di famiglie con redditi più bassi erano più a rischio.

I segnali

L’esposizione prenatale a sostanze e la storia di detenzione o sospensione scolastica erano anche predittori significativi, insieme a fattori di rischio modificabili come la disponibilità delle sostanze, l’influenza dei pari nell’uso di alcol e nicotina, e la ricerca di nuove sensazioni.

“Bambini e ragazzi che iniziano precocemente l’uso di sostanze corrono un rischio maggiore di sviluppare un disturbo da uso di alcol, fumo e droghe. Questo lavoro fornisce dei dati che potrebbero essere utili a razionalizzare e personalizzare gli sforzi di prevenzione e gli interventi precoci”, affermano gli scienziati.

“La plasticità del cervello in via di sviluppo offre finestre di opportunità ragguardevoli per la prevenzione e l’intervento precoce. Sono chiaramente necessarie nuove strategie di trattamento per affrontare la crescente sfida del rischio di uso di sostanze da parte dei più giovani. È fondamentale individuare soluzioni scientifiche e politiche per porre fine alla crisi attuale e sostenere il recupero delle persone con dipendenza”, ha detto Nora Volkow, direttrice del National Institute on Drug Abuse (NIDA).

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