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Samantha de Grenet: “Tumore? Mi ero già fatta un film. Con Totti ci siamo frequentati ma non ci sono stata a letto”

Samantha de Grenet: “Tumore? Mi ero già fatta un film. Con Totti ci siamo frequentati ma non ci sono stata a letto”. Samantha de Grenet sul tumore, gli amori, la carriera, e non solo, la conduttrice televisiva romana, 53 anni, parla a cuore aperto in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] cosa sognava di diventare?
«In principio, la cameriera sui pattini, come nei Drive In dei film americani. Quindi, la benzinaia sexy. Infine, la maestra d’asilo. A 15 anni, fui notata al circolo del Polo e finii nell’agenzia di modelle di Riccardo Gay».

Primo matrimonio a vent’anni, con un giovane della Roma bene, Pierfrancesco Micara. Con il velo, lo strascico, 800 invitati, due paggi, 14 damigelle, 14 garçons d’honneur.
«Una follia. Fummo i primi a sposarci nel castello di Bracciano, prima anche di Tom Cruise e Nicole Kidman. C’era tutta la Roma che contava. C’era Bettino Craxi, Tullio de Piscopo suonava la batteria, Peppino di Capri cantava… Io avrei voluto un matrimonio semplice, ma la famiglia di mio marito ci teneva…».

Vi separaste dopo otto mesi.
«Io mi sarei separata in viaggio di nozze. Eravamo due ragazzi che s’innamorano per la prima volta, io resto incinta ed eravamo felicissimi, ma mentre preparo il matrimonio, perdo il bambino. Avrei dovuto fermarmi e pensarci meglio, ma fu un dolore tale che mi sentivo finita, certa che solo lui potesse capire. In luna di miele, però, mi accorgo che io vedo rosso, lui blu: io volevo andare al mare, lui in montagna; io volevo stare in un posto da giovani, lui in uno da vecchi. Mi presi la responsabilità di andarmene».

Samantha de Grenet: “Tumore? Mi ero già fatta un film”

Come trovò il coraggio?
«Per tantissimo tempo, il mio ex marito non me l’ha perdonata, ma non ho ammazzato nessuno, ho solo preso coscienza che mi ero infilata in una vita che non era la mia. Mi sono trasferita a Milano e ho iniziato a essere totalmente indipendente. Ho tirato fuori tutti i principi imparati dai miei genitori e ho dovuto imparare a non farmi mettere i piedi in testa. Non mi sono mai ubriacata, mai drogata, sono sempre stata precisa, professionale. Non sono mai andata a letto con un uomo per interesse. Sono stata di una rigidezza, col senno di poi, persino eccessiva».

Quanti uomini ha respinto?
«Si trattava anzitutto di farsi rispettare. Chiunque entrava nel backstage mentre noi modelle ci vestivamo, ma io facevo scenate da pazzi e facevo allontanare tutti. E poi c’era un giro di ricchi che ti offrivano la luna, ma li ignoravo».

Samantha de Grenet: “Con Totti ci siamo frequentati ma non ci sono stata a letto”

Gli amori celebri quanto hanno influito sulla sua popolarità?
«In realtà, Leonardo Pieraccioni arriva quando già facevo i programmi per giovani di Italia 1, Jammin, 8mm, Candida Camera Show… Avevo già le copertine e i paparazzi arrivavano anche se andavo al mare da sola. È stato un grande amore, durato più di tre anni, abbiamo convissuto. Lo amavo così tanto che ho rifiutato proposte di cinema per il terrore che qualcuno dicesse che stavo con lui per interesse. Col senno di poi, sono stata una scema. E ho rifiutato i programmi di calcio quando stavo con Pippo Inzaghi: sia mai che qualcuno pensasse che fossi aiutata».

[…] Perché finisce?
«Era il momento sbagliato. Io volevo un figlio ed ero anche pronta a lasciare tutto, che poi è quello che ho fatto dopo, pensando erroneamente che rientrare in tv sarebbe stato facile».

E con Inzaghi?
«Un’infatuazione pazzesca. L’ho respinto per un sacco di tempo e, quando si è stancato di corteggiarmi, mi sono accorta che mi mancavano le nostre telefonate. L’ho recuperato. Ma, come temevo, era il giovane campione che non voleva una storia seria. L’ho dovuto lasciare, per non ritrovarmi con un cesto di lumache in testa».

Samantha de Grenet: “Benetton il primovero amore”

Alessandro Benetton?
«È stato il mio primo, vero, grande amore. Corrisposto, ma travagliato: ci siamo lasciati, ripresi, lasciati… Veniva da una famiglia di un certo tipo dove il mio lavoro non era benvisto e lui si era convinto che non fossi fatta per la famiglia. Lo lasciai perché ero stanca di vivere di alti e bassi. A posteriori, deve essersi reso conto che sbagliava, perché nella sua autobiografia mi ha messa fra le sue tre donne più importanti».

Francesco Totti?
«Ne ho parlato di recente in tv da Monica Setta e si è scatenato l’inferno: dire che “ci siamo frequentati” non significa che ci sono stata a letto. Ci sono andata a cena, in barca con amici. Mi ha corteggiata, ma uscivo dalla storia con Filippo e non volevo altri calciatori».

Con suo marito Luca Barbato, ingegnere, si è sposata e separata, poi l’ha risposato.
«Ci siamo sposati nel 2005 e lasciati nel 2008. Nostro figlio Brando era piccolo, abbiamo fatto di tutto per non fargli pesare una separazione difficilissima. Quando cinque anni dopo sono arrivate le carte del divorzio, era una fase di riflessioni: era morta una persona a me cara; un fidanzato mi aveva chiesto di sposarlo ma non me la sentivo. Allora, ho scritto una lettera a Luca raccontandogli cosa provavo. Abbiamo ripreso a vederci. Nel 2015, ci siamo risposati in chiesa, con Brando che portava le fedi e piangeva».

[…] Davanti alla malattia, quanta paura ha avuto?
«Mi ero già fatta il film che morivo e Brando si laureava e io non c’ero, si sposava e non c’ero…».

Che cosa le ha insegnato la malattia?
«A essere meno severa con me stessa. Sono stata ipercritica nei miei confronti, facevo un bel lavoro e mi dicevo che non ero stata abbastanza brava, mai che gioissi appieno».

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