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Spettacolo

Ana Mena: “In Cinema spento mostro una parte di me. Italia? Mi piace soprattutto per un aspetto”

Ana Mena: “In Cinema spento mostro una parte di me. Italia? Mi piace soprattutto per un aspetto”. Ana Mena su Cinema spento, l’Italia, e non solo, la cantante e attrice spagnola, 27 anni, parla della sua nuova hit estiva in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Ora che vieni in Italia molto spesso, a quale piatto della nostra cucina non puoi proprio resistere?
«Tutto! Ieri sera sono stata in un ristorante milanese e ho mangiato la cotoletta, poi ho assaggiato l’ossobuco con il risotto, le polpette…che bontà!».

Ti piace anche come meta per le tue vacanze?
«Questo Paese mi ha sempre colpito per la sua “filosofia di vita” molto simile al sud della Spagna, e per questo lo scelgo anche durante l’estate. Sono stata in Puglia, Sardegna, Lombardia, Emilia Romagna… insomma, ho girato tantissimo».

Tra gli autori e collaboratori dei tuoi progetti musicali, ci sono molte penne italiane.
«Si, lavoriamo in studio quando vengo qui e hanno contribuito anche al mio ultimo album in lingua spagnola. Ce ne sono tanti, da Zef, Alessandro La Cava, Federica Abbate, Francesco ‘Katoo’ Catitti e Davide Petrella».

Ana Mena: “In Cinema spento mostro una parte di me”

Non c’è estate senza la tua musica, e quest’anno torni con una proposta molto diversa: come ce lo racconti “Cinema spento”?
«In “Cinema spento” mostro come sento la musica realmente, è un lato più profondo e intimista che conosce solo il mio pubblico spagnolo. Mi diverto con i brani più ritmati, ma sono a mio agio anche nelle ballate. E poi non voglio rimanere su un solo genere, mi piace spaziare ed essere libera di poter sperimentare. Ad esempio, dopo la versione spagnola di “Musica leggerissima” ho pubblicato un pezzo super elettronico».

È evidente la tua versatilità musicale, ma nella vita quotidiana come affronti i cambiamenti?
«In realtà non benissimo, faccio fatica a uscire dalla mia comfort zone. Però cerco di vederli sempre in prospettiva e riflettere sulle conseguenze positive di quella determinata azione».

Abbiamo un’altra curiosità: quanto sei romantica?
«Tantissimo (ride), però non sdolcinata! Lo sono, in generale, nella vita di tutti i giorni».

Il tuo cuore è libero ora?
«Direi tranquillo».

Tornando al singolo, il tuo compagno di avventura è Dargen D’Amico. Vi siete già incontrati?
«Non ancora, ma ci sentiamo spesso. Dopo avergli fatto ascoltare il brano, ha iniziato subito a registrare la sua parte perché gli è piaciuto al primo ascolto. Avevamo solo una settimana per fare tutto ed è andata bene».

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