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Spettacolo

Checco Zalone: “Mi hanno fatto morire su Facebook, il mio urologo ringrazia. Io snob? Non rilascio interviste per un motivo”

Checco Zalone è intervenuto ai microfoni de “I Lunatici”, trasmissione in onda su Rai Radio2:

Checco Zalone a Rai Radio2 del suo: “Rapporto con la notte? Come dimostra il fatto che stia parlando con voi, non ho un buon rapporto con queste ore notturne (scherza ndr). Spesso sono angosciato. Tipo stanotte, che sapevo di ricevere questa telefonata. Mi domandavo cosa avrei detto di interessante. Ogni tanto vedo il telegiornale che va in loop per tutta la notte. Attendo che accada qualcosa per ricevere una nuova notizia. Qualche volta leggo, preferibilmente mi sintonizzo su programmi che possano essere ascoltati senza guardarli”.

Sulla presunta ospitata a Sanremo, Checco Zalone è stato chiaro: “Se non mi rapiscono… Sto per partire per il Kenya, girerò lì il mio prossimo film che sarà molto impegnativo. Anche per questo motivo nelle ultime notti fatico a dormire. Io superospite? Sono balle: non sarò al Festival di Sanremo. Non ho il coraggio di andare all’Ariston, è un palco difficilissimo. E poi sarò in Kenya, come faccio a tornare?”

“Interviste? Sono timido, restio a rilasciarle, non perché sono snob ma perché penso che il pubblico meriti delle risposte interessanti. Spesso pensano che la mia sia una strategia, che non rilascio mai dichiarazioni o interviste perché sono uno snob, ma non è così. Se non ho cose interessanti da dire, che parlo a fare?

Sulla bufala via social: “Mi hanno fatto morire su Facebook, il mio urologo ringrazia. Mia mamma mi chiamava preoccupata ogni due ore chiedendomi se fossi sicuro di essere vivo. Queste cose portano bene, chi non è morto sui social?”

“Roccaraso? Sono rimasto incastrato in una lastra di ghiaccio. Amo tantissimo l’Abruzzo, ma mi porta sfiga. Quando andai l’altra volta a Sulmona ci fu il terremoto, sono rimasto traumatizzato. Ma amo l’Abruzzo”.

“Da Bambino volevo fare il calciatore, era il mio sogno fino a 13 anni poi ho capito che il fisico non me lo avrebbe consentito. Ho iniziato a studiare musica. Fino a 25 anni pensavo di diventare un musicista serio, poi mi sono reso conto che il talento che avevo non era sufficiente. Così mi sono buttato sulla comicità”.

Sugli esordi: “E’ capitato qualche volta che facessi una battuta davanti al pubblico senza che nessuno ridesse. Soprattutto quando facevo il tamarro in mezzo ai tamarri. Non capivano che li stavo prendendo in giro. Che parlavo di loro. Fare il comico per chi è ansioso come me è terrificante. C’è sempre il timore di fare una battuta che non faccia ridere nessuno. Poi però quando sali sul palcoscenico passa tutto”.

Sul cinema: “Crea molta più ansia uno spettacolo dal vivo piuttosto che girare un film. Girare un film è bellissimo. Puoi ripetere una scena, cambiarla, pensarci. Nei live invece non ci sono queste possibilità. L’ansia sul film viene quando sta per uscire, quando sei in promozione. Fino a quel momento è il più bel lavoro del mondo. Quando stai facendo il montaggio di un film, sei vittima del giudizio di tutti. Mi è successo che volessi tagliare una scena di un film ma entrò all’improvviso la signora delle pulizie. L’ha guardata e si è messa a ridere. Ho deciso di tenerla la scena”:

Checco Zalone e le donne: “Il successo cambia molte cose. Ma io sono fidanzato, accompagnato. Ho due figli. Cerco di vivere le cose con naturalezza, di non farmi schiacciare da questo mondo. Non vado alle serate mondane, cerco di restare umile. Che Italia vedo? Lo scoprirete nel mio film…”.

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