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Televisione

Maria Teresa Ruta: “Non merito i figli che ho. Guenda è stata salvata da un angelo custode”

Maria Teresa Ruta ospite a La Vita in Diretta

Maria Teresa Ruta è stata ospite di Francesca Fialdini durante La Vita in Diretta. La conduttrice si è commossa davanti ad un video con le fotografie dei figli, accompagnato dalla canzone Angelo di Francesco Renga e non è riuscita a trattenere le lacrime. “Cosa mi commuove? La canzone abbinata a queste immagini che raccontano come siamo cresciuti e cambiati, dove siamo arrivati”.

La celebre presentatrice, vincitrice tra l’altro dell’ultima edizione di Pechino Express, non ha retto all’ emozione ed ha raccontato di di un brutto incidente che ha visto coinvolta la figlia Guendalina, un avvenimento che l’ha scossa nel profondo. Guenda anni fa è stata investita da un’automobile, davanti ai suoi occhi, restando miracolosamente illesa. Per la conduttrice è stato un angelo custode a salvare la vita della figlia. “Io sono rimasta ferma, impietrita. Sentivo una mano calda che mi fermava. Poi sono corsa e l’abbiamo portata in ospedale, ma non si era fatta niente. A me piace pensare che sia stata salvata da un angelo custode, con cui ho un dialogo da sempre”.

La Ruta parla ancora dei suoi figli e svela, “Sono una madre disastrosa. Ho dei figli fantastici e, a volte, mi rendo conto di non meritarli. Quello con Guendalina è un rapporto molto particolare. Forse ho fatto bene a parlarne qui con te. Io sono stata troppo severa e poco presente quando lei aveva bisogno di me. E di questo ne ha sofferto anche mio figlio Gian Amedo”.

Maria Teresa Ruta racconta che lei ed il marito Amedeo Goria in passato sono stati spesso assenti per motivi di lavoro e lei, oggi, si sente profondamente in colpa per aver spesso lasciato i figli a casa. “Il nostro lavoro ci piaceva tantissimo. Forse nessuno dei due era l’ideale genitore. l tempo che davo era comunque poco. Guenda urlava quando andavo via, si disperava, Gian amedeo, il più piccolo, si nascondeva. Ho sempre pensato che non notasse che andavo via, invece lo notava tanto”.

 

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