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Spettacolo

Nina Zilli si racconta: “Da piccola ero un brutto anatroccolo, così è sbocciato il cigno. Sugli italiani…”

Nina Zilli si racconta ai microfoni del format “I Lunatici”, in onda su Rai Radio2 dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino

Nina Zilli si racconta parlando prima di tutto della sua infanzia e dei primi passi nel mondo della musica. “Fin da quando ero piccola ho avuto la fortuna di capire subito quali fossero le mie grandi passioni. Ero figlia unica, avevo tanto tempo solo per me. L’ amore per la musica e il disegno è venuto fuori naturale. Per farmi il bagno mia madre doveva mettere qualche canzone, non avevo nemmeno sei anni e già dicevo che avrei cantato a Sanremo. Ho iniziato a cinque anni a studiare pianoforte, ho fatto un piccolo passo per volta. Ci ho messo una vita ad arrivare. Ora sto scrivendo un nuovo disco. Non vedo l’ ora di farvelo ascoltare”.

La cantante prosegue raccontando la prima grande occasione: “Dopo tanti anni che già suonavo con una band. Ho iniziato da piccolissima. Feci il mio esordio discografico con un pezzo leggerissimo e scritto totalmente da me. Quasi tutte le canzoni le scrivo di notte. E’ il momento più produttivo della giornata”.

Sull’ Italia e gli italiani: “Se è vero che sono sempre più razzisti? Viviamo in un momento in cui bisognerebbe dare meno retta a quello che leggiamo sui social, che non sono più un qualcosa di moderno e fantastico, ma sono diventati un ricettacolo di odio. Per fortuna non sono il termometro della società. In giro per la rete è pieno di troll e cattiveria, poi in strada per fortuna non si vedono. Tutto l’ odio che si legge e viene riportato dai mass media non si rispecchia negli italiani. Anche se c’ è molta disinformazione”.

Sul rapporto con il suo corpo: “Da piccola ero un brutto anatroccolo, anche se non ci crede nessuno. Il cigno è sbocciato prima a livello caratteriale. E’ vero che la bellezza è dentro di noi, non è un luogo comune. Se dentro non ci sentiamo bene con noi stessi è difficile apparire belli all’ esterno. Non ho mai fatto affidamento sulla mia bellezza. E quando crescendo sono diventata carina non me ne sono accorta. Avevo anche qualche chilo in più, non mi importava nulla di seguire gli standard di bellezza canonici”.

Sugli ostacoli incontrati nel mondo dello spettacolo: “Se qualcuno ha mai provato ad approfittarsi della mia bellezza? Ho fatto diciassette anni di gavetta che mi hanno temprato. E quando ero piccola avevo sei musicisti alle spalle. Sono andata avanti piano piano e questo mi ha protetta. Non tutti hanno la pazienza di costruire una carriera passo dopo passo”, le sue parole riportate da dagospia.

Sul rapporto con i followers: “Sono un dinosauro tecnologico. Anche se cerco di utilizzare i social. Richieste strane? Raramente riesco a leggere tutto quanto. Ho un pubblico molto carino. Poi quello che ti chiede la foto dei piedi su instagram non manca. Ma credo le chiedano a tutti”.

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