Coronavirus, cala il contagio. Cina contro media: durissima punizione a 3 giornalisti. E intanto le 3 aziende automobilistiche ripartono
Coronavirus, contagio cala. Cina contro media: durissima punizione per 3 giornalisti. Sono 1.749 i nuovi casi di contagio da coronavirus in Cina registrati nella giornata di ieri dalla Commissione Nazionale per la Sanità, il numero più basso dal 29 gennaio scorso. I decessi invece sono 136 a livello nazionale.
Nella sola provincia dell’ Hubei, la più colpita dall’epidemia, sono stati registrati 1.693 nuovi casi, in calo rispetto ai 1.807 di lunedì, anche se sono aumentati i decessi (a quota 132 ieri, contro i 98 del giorno precedente). In totale, dall’inizio dell’epidemia si sono registrati oltre 74mila casi confermati in Cina (74.185), e 2.004 morti.
Il governo di Pechino si scaglia contro tre reporter del Wsj, revocando da oggi il tesserino da giornalista ai reporter del Wall Street Journal di base a Pechino per un “titolo razzista”, che diffamava gli sforzi della Cina nella lotta all’epidemia del coronavirus. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang.
Le fabbriche riaprono ncoraggiate dal calo dei contagi. Così General Motors, Fca e Toyota fanno sapere di aver iniziato a riavviare la produzione , dopo le lunghe interruzioni legate alle festività del capodanno cinese e ai timori per la diffusione del coronavirus. A renderlo noto è la tv Cnbc.
Michael Paleseconferma, portavoce di Fca, conferma che lo stabilimento della compagnia a Guangzhou, a centinaia di miglia a sud dall’ epicentro del coronavirus a Wuhan, ha ripreso la produzione questa settimana. Il secondo impianto di assemblaggio della società in Cina “dovrebbe riprendere presto le attività”, ha detto in una e-mail. Lo riporta Huffington post Italia.
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