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Cronaca

Lombardia, medici sommersi da denunce penali: “Da eroi a pasto per la magistratura”

Lombardia, medici sommersi da denunce penali

Lombardia, medici sommersi da denunce penali: “Da eroi a pasto per la magistratura”. Le durissime battaglie affrontate dai medici durante la prima fase dell’epidemia di coronavirus, ha avuto un epilogo non proprio da eroi per chi ha combattuto contro il Covid.

In Lombardia i medici si ritrovano sommersi da denunce penali da parte delle famiglie delle vittime di coronavirus. Episodi analoghi, seppur in minor numero, si sono registrati anche in altre Regioni.

A renderlo noto è Rosaria Iardino, presidente della fondazione The Bridge, in un editoriale pubblicato sul quotidiano ‘Il Foglio’. «Che fine ha fatto lo scudo penale per il personale sanitario? Gli eroi della prima ondata sono sommersi dalle denunce. La politica faccia qualcosa», scrive Iardino.

E ancora: «Da marzo sono passati molti mesi e quelli che erano considerati eroi, dei quali si è osannato il sacrificio, rimangono esposti alla magistratura. Sono ancora tutti eroi, o l’eroismo del personale sanitario ha una scadenza come accade con il latte?», si chiede la presidente di ‘The Bridge’.

Lombardia, medici sommersi da denunce penali: l’appello alla Politica

Poi l’appello alla Politica: «Vedere la solidarietà collettiva che si sbriciola e lascia il posto all’egoismo individuale è deprimente. Oggi, in questa seconda ondata, i nostri medici e i nostri dirigenti ospedalieri continueranno a fare quello che hanno sempre fatto, cioè curare e fare l’impossibile per salvare vite umane. Spero che il Parlamento decida, veramente, di prendersi cura di tutti loro perché ne hanno diritto». 

«La responsabilità degli operatori sanitari doveva essere limitata dal Decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 ma il Governo ha bocciato l’emendamento e tra giugno e settembre i nostri eroi sono stati sommersi da una valanga di denunce penali. E si badi bene che non si tratta di denunce legate a truffe per aver speculato su questa pandemia».

Infine conclude. «Sono denunce arrivate per le morti avvenute negli ospedali, nelle Rsa, all’ospedale di Bergamo che è un simbolo di resilienza contro il Covid. Decine e decine di denunce contro i sanitari che hanno curato e sostenuto i pazienti».

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