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Televisione

Stefano De Martino: “TIM Summer Hits? Tengo d’occhio le playlist. Il tormentone della mia vita è Notti magiche”

Stefano De Martino: “TIM Summer Hits? Tengo d’occhio le playlist. Il tormentone della mia vita è Notti magiche”. Stefano De Martino su TIM Summer Hits, il conduttore parla del suo nuovo programma di sei serate su Rai2 a partire da questa sera, giovedì 30 giugno, in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Stefano, lei cosa canticchia in questi giorni?
«Sto tenendo d’occhio le playlist e le stazioni radio, sono, come si dice, “sul pezzo”. Devo ammettere che “Tribale” di Elodie è candidato a diventare uno dei tormentoni dell’estate, come “La dolce vita” di Fedez, Tananai e Mara Sattei riempirà le radio».

L’obiettivo del programma è cercare la hit dell’estate. Facile a dirsi, ma a realizzarsi?
«Non c’è una vera e propria gara, il programma è più che altro un pretesto per fare musica, il tormentone verrà eletto solo dal pubblico che decreterà durante l’estate i brani più amati. Noi giochiamo d’anticipo e prepariamo le basi per le hit».

[…] Il “tormentone” della sua vita?
«Per me il manifesto della canzone estiva resta “Notti magiche”, la sigla dei Mondiali del ‘90. Quella canzone, anche se uscì quando ero piccolissimo, mi porta sempre alla mente “un’estate italiana”, come si canta pure nel pezzo: i colori, le righe degli ombrelloni, i gelati…».

Stefano De Martino: “TIM Summer Hits? Tengo d’occhio le playlist”

Quando era bambino le vacanze com’erano?
«Io sono di Torre Annunziata, un paese sul mare, ha sabbia vulcanica che è molto scura, quasi nera, da ragazzi ci riversavamo sui lidi balneari, la spiaggia sostituiva la piazzetta, era il nostro punto di ritrovo da giugno a settembre».

L’estate memorabile?
«Fu quella dei miei 14 anni, l’estate del primo motorino, uno Scarabeo 50 rosso amaranto, usato e riusato: mio padre lo aveva comprato da amici. Per me, che ero un ragazzino, è stato il primo strumento di libertà, un capovolgimento di prospettiva, potevo andare lontano, credo di non aver provato mai più un piacere così grande».

[…] Il pezzo che ha ballato di più nella vita?
«Anni fa ho fatto una tournée con la compagnia americana “Complexions”, si partiva da New York, si andava in Australia, Nuova Zelanda, Hawaii e si tornava a Broadway. Un intero atto dello spettacolo era dedicato alla musica degli U2. Ho ballato il brano “Vertigo” allo sfinimento e ora, quando mi capita di riascoltarlo, ripasso automaticamente tutta la sequenza dei passi».

[…] Ma quando fa il dj in discoteca che dischi mette?
«Lo faccio ogni tanto per diletto e per sfizio, lì mi ispiro a quello che faceva Guido Lembo all’“Anema e core”, il suo locale a Capri, dove si canta di tutto e tutti cantano. La mia passione è l’intrattenimento, così quando mi capita di mettere dei dischi durante una serata faccio quello che farebbe lui, pesco nel repertorio musicale degli anni Duemila, dai Sanremo di Paola e Chiara fino ai Gipsy Kings passando per i Gemelli DiVersi. Niente techno o house, ma musica d’intrattenimento».

Secondo lei la chiamano perché è famoso?
«Ormai la mia attività è la televisione. Quando mi chiamavano come ospite per un evento non mi andava di fare solo la presenza e certo in discoteca non potevo fare quello che faccio in televisione, allora ho pensato di giocare con la musica. Tra l’altro la uso come test per i gusti del pubblico, selezionare le canzoni durante una serata è un grande esercizio, vedi le reazioni immediate davanti a te».

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