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Cronaca

Malore improvviso in crociera: Silvio muore a 35 anni dopo la proposta di matrimonio alla compagna

Malore improvviso in crociera: Silvio muore a 35 anni dopo la proposta di matrimonio alla compagna. La tragedia si è consumata in alto mare, su una nave, dove un 35enne ha avuto un malore improvviso in crociera ed è morto poche ore dopo aver fatto la proposta di matrimonio alla compagna. Silvio Maisti, questo il nome della vittima, aveva chiesto la mano alla compagna con tanto di “cerimonia” romantica in ginocchio e consegna dell’anello.

Purtroppo però Valentina Triolo non diventerà sua moglie. Il terribile epilogo è arrivato nella notte, quando il 35enne è deceduto probabilmente per un infarto. Mancava poco all’attracco a Civitavecchia, il porto d’arrivo a fine di quel viaggio che doveva essere, per la coppia e il loro bimbo di 14 mesi, da sogno. Ora i suoi parenti, un autotrasportatore residente a Valmontone (Roma), accusano i soccorsi: “Sono arrivati in ritardo”.

Insieme alla coppia e al bimbo, in crociera c’erano anche alcuni famigliari, che la sera prima avevano anche assistito, emozionati e commossi, alla proposta di matrimonio andata in scena per la futura sposa. La sorpresa era sul palco di una sala della nave. Sulla terraferma, agli altri parenti, erano arrivati in diretta i video di quel romantico momento.

Malore improvviso in crociera: Silvio muore a 35 anni

A riportare la notizia è il sito Lanuovatribuna.org, a cui Carlo Triolo, suocero della vittima, ha affidato l’amaro sfogo sulla gestione dei soccorsi: “I soccorsi sono stati chiamati subito, ma sono arrivati con forte ritardo, quando ormai non c’era più niente da fare”. Il 35enne si sarebbe sentito male intorno alle 6.20 del mattino, mentre era a letto, in camera con la compagna e il figlio. La donna ha subito chiesto aiuto ai vicini di cabina e al personale della nave.

L’attracco a Civitavecchia era previsto alle 7 e lo sbarco alle 8. “Le forze dell’ordine italiane, una volta arrivata la nave al porto, sono state fatte salire alle 14.30 solo grazie all’intervento della Farnesina. Nell’attesa siamo stati lasciati senza alcuna assistenza e il comandante non ci ha fatto nemmeno le condoglianze”, ha precisato il suocero di Maisti.

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