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Indiana Jones, Mads Mikkelsen: “Harrison Ford si comporta da 16enne. Quando arriva sul set succede una magia”

Indiana Jones, Mads Mikkelsen: “Harrison Ford si comporta da 16enne. Quando arriva sul set succede una magia”. Mads Mikkelsen su Harrison Ford, Indiana Jones e non solo, l’attore danese, 57 anni, interpreta l’archeologo avventuriero nel quinto episodio della saga. Ne ha parlato in una intervista rilasciata a ‘Io Donna’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] Sia lei sia Harrison Ford siete stati ringiovaniti digitalmente nel film. E il processo ha fatto molti progressi rispetto a quando è stato usato per The Irishman da Martin Scorsese. Si è riconosciuto nel suo sé stesso 28enne?
“Oh no, se fossi stato così tonico a quell’età sarei diventato un giocatore di basket, non avrei insistito per studiare. Ma ero curioso di come se la sarebbero cavata con me. Per Harrison avevano a disposizione un sacco di immagini di Indiana dagli anni ’80, di me non c’era niente. Per prima cosa mi hanno tinto i capelli di nero, mi sono guardato nello specchio e ho visto l’immagine di una signora di mezza età dall’estetista. Allora gli ho detto: «Ragazzi, dovete fare uno sforzo in più se volete che ringiovanisca di trent’anni»”.

Prima di diventare un attore, per un decennio è stato un ballerino. Ha studiato anche a New York alla Martha Graham Dance Company. Per chi la osserva è evidente nel portamento dei suoi personaggi. Sente che ognuno vibra su una frequenza diversa?
“Oh, spero che siano buone vibrazioni. È passato molto tempo, mi sembra un’altra vita. New York è stato il primo posto dove sono stato fuori dalla Danimarca. Tutto lì era come nei film. Ma ero un ragazzo degli anni ’80, non immaginavo quello che l’America sarebbe stata per me due decenni dopo”.

Com’è cambiato il rapporto con Hollywood dopo Casino Royale in cui era Le Chiffre che piangeva lacrime di sangue?
“Ho preso un agente. Ero stato in un film di James Bond, era chiaro che sarebbe successo qualcosa. La popolarità è arrivata tardi nella vita, per fortuna. Ma non credo ne sarei stato impressionato nemmeno se fosse arrivata prima. Non mi fanno grande impressione le star. E preferisco lo sport al cinema. Forse perché il cinema non è mai stato il mio sogno e quello che sto facendo, anche se mi piace farlo, non mi leva il sonno”.

Indiana Jones, Mads Mikkelsen: “Harrison Ford? Quando arriva sul set succede una magia”

La sua prima esperienza con Indiana Jones quando è stata?
“Avevo 15, 16 anni. Ho noleggiato una “movie box” con mio fratello, un cofanetto con cinque film. Il secondo che abbiamo guardato era L’arca perduta. Wow! Allora invece di guardare il terzo, abbiamo deciso di riguardare quello un’altra volta. Tutti gli attori della mia generazione hanno visto Indiana Jones, era imprescindibile. Anche Bruce Lee mi appassionava, ma Indiana… è stata una rivelazione”.

E alla vista di Harrison in carne, ossa e costume davanti a sé come ha reagito?
“Dovevamo incontrarci sul set per discutere della sceneggiatura. Mi aspettavo che sarebbe stato in borghese e invece esco dal trailer e lo vedo con giacca di pelle e frusta. Ed era già entrato nel personaggio, malmostoso proprio come Indiana: «Che cosa ci faccio io qui?!» mi chiede. Harrison è una delle persone più giovani che io abbia mai conosciuto ed ha 80 anni! Ma si comporta come un bambino di 16, dispettoso e appassionato. Anche io sono così comunque, ci siamo trovati”.

[…] L’idea di uomo che Indiana rappresenta parrebbe buona per tutte le epoche e culture…
“Mi piace il personaggio, non penso alla sua mascolinità quando lo guardo. È un uomo che inganna, mente, beve, è persino vile, ed è super charmant mentre fa tutte queste cose. Non lo metto in uno scompartimento legato alla sessualità”.

Ne incontra spesso di leggende?
“Non di questo tipo. Harrison arriva sul set e il suo carisma mette in moto ogni cosa”.

Ce ne vorrà un altro dopo di lui?
“Non possiamo fare sequel e reboot (il riavvio di una serie di film, un nuovo inizio, ndr) all’infinito. Dobbiamo andare in cerca dell’umanità nelle cose. Ma perché no, in fondo? Io ho sempre voluto essere uno zombie”.

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