Home » Infarti e ictus, un caso su due evitabili modificando 5 fattori: lo studio
Salute

Infarti e ictus, un caso su due evitabili modificando 5 fattori: lo studio

Infarti e ictus, un caso su due evitabili modificando 5 fattori: lo studio. Le statistiche su infarti e ictus, raccontano che un caso su due sono sono potenzialmente evitabili in quanto legati a 5 fattori di rischio modificabili: sovrappeso, fumo, pressione alta, diabete e colesterolo alto. È quanto emerge da un maxi studio condotto in 34 paesi coinvolgendo 1,5 milioni di persone. Le malattie cardiovascolari causano circa un terzo di tutti i decessi nel mondo.

Lo studio, i cui dati sono stati pubblicati sulla rivista New England Journal of Medicine, è stato condotto dal consorzio di ricerca Global Cardiovascular Risk Consortium presso la University Heart & Vascular Center of the Medical Center Hamburg-Eppendorf (UKE).

Gli studiosi hanno analizzato dati provenienti da 1,5 milioni di persone singolarmente, rappresentative delle regioni come Nord America, America Latina, Europa occidentale, Europa orientale, Russia, Nord Africa, Medio Oriente, Africa sub-sahariana, Asia e Australia. L’indagine ha evidenziato variazioni nelle frequenze dei fattori di rischio tra queste otto aree geografiche. In particolare, è emerso che l’eccesso di peso è più prevalente in America Latina, mentre l’ipertensione e il colesterolo elevato sono più comuni in Europa.

Le cattive abitudini da modificare

L’abitudine al fumo si è dimostrata un fattore di rischio significativo in America Latina ed Europa dell’Est, mentre il diabete è stato maggiormente associato al Nord Africa e al Medio Oriente. Quando combinati, i cinque fattori di rischio (sovrappeso, ipertensione, colesterolo alto, fumo e diabete) contribuiscono al 57,2% del rischio cardiovascolare nelle donne e al 52,6% negli uomini. Di conseguenza, una parte considerevole del rischio cardiovascolare rimane ancora poco chiarita.

Particolarmente rilevante è l’osservazione che l’aumento della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo corrisponde a un maggiore rischio di patologie cardiovascolari. Gli esperti hanno altresì individuato una stretta correlazione tra i livelli di colesterolo e il tasso di mortalità complessiva: sia livelli molto bassi che molto alti sono associati a un aumento della mortalità generale. Inoltre, mentre l’ipertensione risulta più dannosa per una persona di quarant’anni rispetto a un ottantenne, l’eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio uniforme per tutte le età.

“Il nostro studio mostra chiaramente che oltre la metà di tutti gli infarti e gli ictus sono evitabili controllando e trattando i classici fattori di rischio. Allo stesso tempo, circa il 45% di tutti i casi non possono essere spiegati con questi fattori di rischio”, afferma l’autore Stefan Blankenberg.

Seguici anche su Facebook. Clicca qui

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com