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Spettacolo

Ornella Vanoni: “Nuovo disco? Il titolo rispecchia un aspetto. Voglio fare una proposta a Gino Paoli”

Ornella Vanoni: “Nuovo disco? Il titolo rispecchia un aspetto. Voglio fare una proposta a Gino Paoli”. Ornella Vanoni sul nuovo disco “Calma rivoluzionaria Live 2023”, e non solo, la cantautrice milanese, 89 anni, parla del suo ultimo lavoro discografico in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Signora Vanoni, il suo nuovo disco “Calma rivoluzionaria Live 2023” è davvero incantevole.
«Vero? È diviso in due parti. Ci sono due inediti: “Calma rivoluzionaria” riscritto da Samuele Bersani, che è un cantautore di grande cultura, sulla base dell’originale “Calma” di Marisa Monte, e “Camminando”. Il resto sono tutti brani live del mio repertorio: “La voglia, la pazzia”, “Tristezza (per favore vai via)”, “L’appuntamento”, che è quello che mi chiedono sempre come bis ai concerti, e molti altri».

Perché abbiamo bisogno di calma?
«Perché in giro c’è un’isteria folle, è un inferno. Basta sfogliare i giornali e guardare i tg. Ognuno ha la sua sensibilità: a me, quando leggo di guerre continue, viene da piangere. Dal passato l’essere umano non ha imparato nulla: è destinato a distruggere tutto. E se invece ci fermassimo un attimo a capire che stiamo distruggendo il pianeta? Tutti corrono, ma un po’ di lentezza ci farebbe bene».

Quindi la calma oggi è rivoluzionaria?
«Sì. Come la fedeltà, il rispetto e l’amore. Sono tutte cose rivoluzionarie».

Ornella Vanoni: “Voglio fare una proposta a Gino Paoli”

Nei live ha lavorato con tante donne: lo considera un disco femminista?
«Tutto è nato da una chiacchierata con Paolo Fresu, che mi ha detto che al festival jazz di Berchidda (SS) erano andate in scena tante bravissime pianiste, chitarriste… Mi sono detta: se sono così brave, perché non fare gruppo con loro? Il disco non parla di femminismo, ma ragioniamoci su. Basta vedere il film di Paola Cortellesi: le donne, dopo aver conquistato il diritto di voto, avrebbero dovuto avere la parità con gli uomini. Con i nostri sforzi, a fatica ci siamo fatte rispettare. Non è stato facile, ancora oggi servirebbe una rivoluzione: la strada da fare è lunga».

Ornella Vanoni: “Nuovo disco? Il titolo rispecchia un aspetto di oggi”

[…] Nell’album c’è tanto amore. Adesso che tipo di amore vorrebbe accanto a sé?
«Nessuno. Per carità, alla mia età ci manca solo un uomo irrequieto che poi ti devi scarrozzare in giro. Ci vorrebbe uno di vent’anni di meno, intelligente, molto ironico. Se si offende alle battute, addio! Non potrebbe mai convivere con me: la permalosità non la sopporto, è un difetto orribile».

[…] Parliamo dell’esperienza a “Che tempo che fa”. Cosa la diverte di più?
«Il fatto che lì posso dire quello che mi pare. Non ho autori: propongo, mi dicono di sì e io vado a braccio».

Quando appunta i suoi pensieri nell’agendina che ha sempre dietro? Di giorno? Di notte?
«Di giorno. Di notte per l’insonnia guardo un film».

[…] Ha detto che Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Filippa Lagerbäck e forse anche il professor Burioni sono come una famiglia per lei: la coccolano?
«Coccole no. Mi fanno sentire benvenuta. Ha visto che Burioni ha commentato le mie ultime analisi del sangue?».

Il prossimo sfizio che si toglierebbe?
«Tornerei in concerto con Gino (Paoli, ndr). Bisogna vedere se lo vuole pure lui, che è felice, vive al mare, è pigro».

E del cast di Sanremo che ne pensa? Il suo podio?
«Chi c’è? Emma, Diodato, Mahmood, i The Kolors, Annalisa… Per il podio dobbiamo sentire prima i pezzi. Ora però la ringrazio e la saluto, mi è venuto sonno».

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