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Massimiliano Gallo: “De Filippo più di tutti è stato bravo in un aspetto. Napoli? Non solo bellezza e arte, c’è una forza identitaria enorme”

Massimiliano Gallo: “De Filippo più di tutti è stato bravo in un aspetto. Napoli? Non solo bellezza e arte, c’è una forza identitaria enorme”. Massimiliano Gallo su De Filippo, il cambiamento di Napoli, la carriera in ascesa e non solo, l’attore napoletano, 55 anni, si racconta in una intervista a ‘Il Giornale’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Dunque Massimiliano, Eduardo continua a fare la fortuna di Napoli.
«E io che ho il piacere di interpretarlo, mi immergo sempre più nella sua grandezza: è l’artista che più di tutti è stato capace di scavare nell’animo umano, nella sua bellezza e malvagità. Recitare prima in Filumena Marturano e poi in Napoli milionaria per la Rai è stato un vero servizio pubblico, mi ha dato un’immensa soddisfazione».

[…] Insomma ormai Napoli è veramente milionaria, almeno per il cinema e la tv.
«L’industria audiovisiva ha generato una spinta enorme, non solo dal punto di vista del business e dell’attrazione turistica. Sta portando anche un cambiamento più profondo, che si può vedere visibilmente nei quartieri più disagiati come Forcella dove abbiamo girato Napoli Milionaria: i bassi che prima erano mezzo distrutti adesso sono diventati dei B&B. È cambiato anche il tessuto sociale: prima non ci si poteva avvicinare, mentre ora ci sono i turisti che girano tranquillamente di notte. Un risultato che si è ottenuto anche grazie al lavoro della Film Commission campana e delle legge regionale che ha messo a disposizione i budget necessari».

Massimiliano Gallo: “De Filippo più di tutti è stato bravo in un aspetto”

Una evoluzione che arriva da lontano ed è sfociata nel mega successo di Mare Fuori.
«Si è partiti tanti anni fa da Un posto al sole e da La Squadra. Napoli non ha solo bellezza, arte e cultura, ma ha una forza identitaria enorme, mischia sacro e profano, antico e moderno, accoglie tutti. La contaminazione crea ricchezza: a Napoli il Kebab si fa con lo sfilatino E tutta questa energia, questa arte, crea talento e talenti».

Dopo tanto teatro, cinema e fiction, la popolarità per lei è esplosa come protagonista di Malinconico, avvocato d’insuccesso.
«Ed è arrivata nel momento giusto, dopo 35 anni di carriera: l’ho vissuta con la maturità e la serenità che solo l’esperienza possono dare. Da quel momento è cambiato tutto ma in meglio perché avevo la forza necessaria. La potenza della tv è incredibile: arriva nelle case e gli italiani ti considerano come uno di famiglia».

Ha deciso di far crescere la sua piccola Artemisia a Napoli, nata a febbraio. Mentre sua figlia grande Giulia, nata da un precedente matrimonio, vive a Roma. Com’è la paternità in due momenti così diversi?
«Ci sono una serenità e una consapevolezza molto diversa. I trent’anni di un uomo sono i quindici di una donna. Ora mi godo le cose con più tranquillità. Sono riuscito a realizzare la famiglia allargata che ho sempre desiderato, con mia moglie Shalana Santana, suo figlio Leon che ha 12 anni, la nuova nata e Giulia che ci viene a trovare quando vuole. Vederli tutti insieme è una gioia».

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