Vadim Stroykin, morto il cantante russo anti-guerra: volo dal decimo piano durante perquisizione. Addio a Vadim Stroykin, è morto a 57 anni il cantante russo anti-guerra, precipitato dal decimo piano durante la perquisizione della polizia
Il cantautore russo Vadim Stroykin, noto per le sue posizioni contrarie alla guerra in Ucraina, è morto dopo essere precipitato dalla finestra del suo appartamento al decimo piano di un edificio a San Pietroburgo durante una perquisizione. Secondo le informazioni disponibili, la caduta è stata immediatamente fatale. Stroykin era accusato di aver finanziato le forze armate ucraine.
Il canale Telegram Mash na Moike, ripreso da Meduza, ha riferito che, nel corso dell’indagine, il cantautore avrebbe trovato un pretesto per recarsi in un’altra stanza, dove avrebbe rapidamente aperto una finestra e si sarebbe lanciato nel vuoto. Le autorità investigative hanno aperto un’inchiesta sulla sua morte.
La morte a poche ore di distanza dalla condanna del sassofonista jazz Andrei Shabanov
La notizia della sua tragica scomparsa è stata seguita, a poche ore di distanza, dalla condanna del sassofonista jazz Andrei Shabanov a sei anni di carcere, inflitta da un tribunale di Samara. Arrestato a marzo, Shabanov era stato incriminato per aver pubblicato su Facebook un post critico nei confronti della guerra in Ucraina e del presidente russo Vladimir Putin.
Affetto da artrite psoriasica, una grave malattia autoimmune, il musicista ha mostrato durante un’udienza le piaghe provocate dalla mancanza di cure adeguate in carcere, dichiarando di non essere più in grado di suonare. L’accusa nei suoi confronti riguardava anche il presunto sostegno economico alle forze armate ucraine e alla Legione per la libertà della Russia, due gruppi filo-ucraini attivi in territorio russo.
Shabanov è stato riconosciuto colpevole di aver giustificato il terrorismo e di aver compiuto atti contro la sicurezza nazionale. La procura aveva inizialmente richiesto una condanna a otto anni di reclusione, ma il musicista, dichiarandosi colpevole, aveva chiesto perdono per le sue azioni, definite non patriottiche. Nel marzo 2022, poco dopo l’inizio del conflitto, era già stato multato per 60mila rubli, circa 575 dollari, per aver cercato di pubblicare un’immagine di Hitler sul sito di un progetto commemorativo dedicato ai veterani della Grande Guerra Patriottica.
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