A Napoli si progetta il nuovo waterfront ed il museo dell’emigrazione
Si è presentato alla Lega Navale il progetto “Magazzini Generali. Un Museo del Mare e dell’Emigrazione”, ideato e elaborato da un Comitato Promotore costituito da 38 soci tra cui Propeller Club di Napoli, Unione degli Industriali, Confcommercio. Alla presentazione hanno partecipato anche per la Regione, l’Assessore alle Attività Produttive Amedeo Lepore e per il Comune l’Assessore alla Cultura, Nino Daniele.
Entro la fine dell’anno il presidente dell’Autorità portuale Pietro Spirito conta di mettere a gara il progetto esecutivo redatto su commissione del comitato promotore dagli architetti Gennaro Matacena, Antonio Gravagnuolo e Piera Stangherlin.
Due le finalità dell’opera: recuperare una struttura grande novemila metri quadri, eretta negli anni ’40 e da tempo in stato di abbandono e creare un museo dell’emigrazione, esaltando il rapporto tra la città ed il suo golfo da cui, per tutto il diciannovesimo secolo, salpavano quotidianamente navi dirette negli Stati Uniti, in Canada ed in Sud America.
Il nuovo museo, ha spiegato l’architetto Gennaro Matacena, amministratore unico della società di ingegneria RA Consulting Srl, «assolverebbe al ruolo di centro polifunzionale, aggregando attività complementari: tra cui il commercio, l’artigianato e il tempo libero».
Entro cinque anni anche Napoli potrà avere, al pari di Genova, Barcellona e Marsiglia, una grossa area portuale ristrutturata e fruibile che la renderebbe ancora di più città sul mare e non solo città di mare.
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