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Unione europea, in arrivo la web tax: stop a privilegi per colossi del web

L’Unione europea si prepara a una decisione storica sui colossi del web

Il progetto che potrebbe far saltare il banco dei social, punta a chiedere un pagamento, in giusta proporzione, di tasse a colossi come Amazon, Google e Facebook. Sarà presentato insieme al documento che l’Ecofin discuterà la prossima settimana a Tallin. In sostanza, l’Unione europea sta studiando una “web tax” che superi l’attuale principio della “residenza fiscale” delle aziende, adattandolo alla caratteristica dell’economia digitale, che produce redditi “virtuali” in molti Stati, pagando le tasse in uno soltanto. Una tassa di cui, per il momento, ne ignoriamo l’entità, e quindi non sappiamo in che modo andrà a incidere sulle casse delle aziende che potrebbero chiedere un contributo ai propri utenti. Ma è tutto da verificare

Con una nota congiunta i ministri dell’Economia di Francia Germania, Italia e Spagna hanno chiesto l’introduzione di una “web tax” alla vigilia del’Ecofin, la riunione che li vedrà riuniti i prossimi 15 e 16 settembre a Tallin. Dall’Estonia, a cui attualmente spetta il semestre di presidenza dell’Ue, fanno sapere che “anche senza presenza fisica”, un’azienda con una “presenza digitale significativa” nei Paesi dove opera dovrebbe pagare una quota adeguata di tasse.

Una tassa di cui, per il momento, ne ignoriamo l’entità e quindi non sappiamo in che modo andrà a incidere sulle casse e i bilanci. Le aziende potrebbero, di conseguenza, chiedere un contributo ai propri utenti. Ma è tutto da verificare.

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