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Striscione su Coronavirus, da Napoli il gesto di civiltà che fa il giro del mondo con un messaggio

Striscione su Coronavirus, da Napoli il gesto di civiltà che fa il giro del mondo con un messaggio in questo momento difficile per l’Italia

Striscione su Coronavirus, da Napoli il gesto di civiltà che fa il giro del mondo con un messaggio. L’Italia è alle prese con l’emergenza Covid-19 che ha sfondato il tetto dei mille ammalati e 29 decessi. Un’infezione partita da Lombardia e Veneto che si è poi propagata su quasi tutto il territorio. Numeri che hanno messo in ginocchio soprattutto alcune zone del Paese i cui abitanti ormai vivono tra coprifuoco, quarantena e tamponi.

Inutile sottolineare che il coronavirus è l’argomento più discusso delle ultime settimane su stampa, televisione e social network. Proprio sui vari social qualche polemica è nata a proposito di presunto black humor e alcuni meme definiti “razzisti al contrario”. Al netto di qualche battuta di cattivo gusto, una vera dimostrazione di solidarietà è arrivata dal San Paolo di Napoli.

Proprio così, il gesto più significativo da questo punto di vista, è arrivato dai tifosi più insultati e bistrattati d’Italia. Quegli stessi tifosi a cui ogni partita si augurano immani tragedie, obiettivi di cori quali “colerosi terremotati”, “colera”, “lavati”. Quelli a cui solo una settimana fa veniva dedicato il nuovo coro “napoletano coronavirus”, proprio dal ventre della zona rossa.

E così accade che durante Napoli-Torino, giocata ieri sera e vinta dagli azzurri per 2-1, dalla Curva B del San Paolo appare uno striscione come risposta che recita: “Nelle tragedie non c’è rivalità. Uniti contro il Covid-19”. Una lezione di civiltà che parte da Fuorigrotta e fa il giro del mondo lanciando un messaggio che va ben oltre lo Sport. Un messaggio di solidarietà da chi solidarietà difficilmente ha ricevuto.

In un momento cosi difficile per l’Italia, il gesto di cui si sono resi protagonisti i ragazzi della Curva B del San Paolo, ha il sapore di una buona notizia sulla lotta al coronavirus. Un gesto che probabilmente delinea una sostanziale differenza di vedute tra una parte e l’altra del Paese. E che zittisce (speriamo definitivamente) chi ha accusato napoletani e meridionali di essere “razzisti al contrario”, ammettendo, di fatto, il proprio razzismo.

Quello striscione mostra la vera anima di Napoli, solidale con chi sta soffrendo per affrontare un’emergenza perché, dicono, “noi sappiamo cosa vuol dire”.

Carmine Gallucci

direttore@brevenews.com

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