Home » Isabella Rossellini si racconta: “Sono sorpresa da quello che mi accade. Italia? Ai vostri occhi sono un ibrido”
Spettacolo

Isabella Rossellini si racconta: “Sono sorpresa da quello che mi accade. Italia? Ai vostri occhi sono un ibrido”

Isabella Rossellini si racconta: “Sono sorpresa da quello che mi accade. Italia? Ai vostri occhi sono un ibrido”. Isabella Rossellini si racconta, l’attrice ed ex modella italiana naturalizzata statunitense, ripercorre le tappe della sua vita privata e professionale in una intervista a ‘Io Donna’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Ha detto: «Faccio ora quello che ho desiderato fare da sempre».
“Sono sorpresa da quello che mi accade: un cerchio che si chiude. Da giovane quando sarei potuta andare all’università, i corsi di etologia non esistevano in Italia. L’etologia è una scienza abbastanza moderna. Lo studio del comportamento animale era iniziato poco prima della guerra, Konrard Lorenz pubblicò subito dopo L’anello di re Salomone che fece molto scalpore.

Negli anni ’60 e ’70 c’era solo Oxford in Europa dove avrei potuto studiare, ma non parlavo bene l’inglese e mi spaventava l’idea di andare a vivere in Inghilterra da sola. Ora tutti i giovani lo fanno, ma all’epoca mi sembrava un’avventura paurosa. A un certo punto avevo pensato di studiare zoologia o agraria, ma quando lo dicevo mi guardavano come se fossi pazza. All’epoca l’agricoltura in Italia stava cambiando, c’era in corso un’industrializzazione delle fattorie, le piccole aziende agricole non esistevano più.

Così è andata diversamente: ho fatto comunque qualcosa che mi piaceva, la moda, il cinema. Ma da vecchietta, quando ho cominciato a lavorare di meno – perché per le donne tra i 45 e i 65 in quel mondo non c’è spazio – ho deciso di tornare all’università. La facoltà di etologia dell’Hunter college aveva appena aperto a New York. Così ho preso il mio master. Ho sempre pensato che il mio interesse per il mondo animale non avrebbe mai potuto essere più di un hobby. Invece…”.

L’anello di re Salomone era stato un regalo di suo padre. Aveva intuito il suo desiderio.
“Mio padre aveva letto il libro, me lo regalò che avevo 14 anni. Sapeva che amavo i cani, i gatti, vedeva che raccattavo tutti gli animali che trovavo per strada e li portavo a casa. Credo che se papà fosse vivo sarebbe contento di vedere che ho un master in etologia e sarebbe fiero della mia fattoria”.

Isabella Rossellini si racconta: “Sono sorpresa da quello che mi accade”

[…] Quando lavora ai suoi progetti più personali dimostra di avere una propensione per il grottesco.
“Qualche anno fa ho girato una serie finanziata dal Sundance festival di Robert Redford, Green Porno, in cui raccontavo come si riproducevano la mosca o il salmone che qui in America ha avuto molto successo e che ha portato questi brevissimi cortometraggi anche nelle scuole. Compreso il corso di scienze di mio figlio.

Quando Green porno è stato proiettato nella sua classe lui poi mi ha scritto: «Tutti dicono che sei la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, ma io credo che tu sia il prodotto di un ménage a trois, tra Jacques Cousteau (per l’interesse per il regno animale), Cicciolina (per il sesso) e Luis Bunuel (per l’elemento surreale)”.

La sessualità è stata occasionalmente presente nel suo lavoro. Era nel libro di Madonna, Sex, poi in Velluto Blu con una componente di perversione, fino al coté infantile.
“Sono tre esempi tra le molte cose che ho fatto di tutt’altro segno. Ma il libro di Madonna cui io avevo solo partecipato era un progetto interessante. Madonna è stata tra i primi a parlare in maniera libera di bisessualità in America. Le interessava raccontare tante sessualità diverse in un Paese che è ancora molto moralista, molto chiuso”.

C’è un’America che il suo Darwin non lo accetta proprio.
“Il paese è grande e grazie a dio siamo a New York. Fa un po’ paura, prima nemmeno me ne accorgevo, ma quando ho iniziato a studiare Darwin all’università mi sono resa conto dell’opposizione che c’è qui alla teoria dell’evoluzione. Mentre in Europa l’80, 90 per cento della popolazione crede nell’evoluzione, in America non è più del 40, 50. Qui ci sono fondamentalismi che noi in Europa non conosciamo. L’America è andata molto a destra negli ultimi tempi”.

Isabella Rossellini si racconta: “Italia? Ai vostri occhi sono un ibrido”

Lo spettacolo per ora non è previsto in Italia.
“Il paese dove lavoro meno è l’Italia, non so perché, un agente un paio di anni fa mi ha detto che certamente mi conoscono, ma ai vostri occhi sono un ibrido: «Non riusciamo a capire che cosa è, sembra che non abbia deciso cosa vuole fare da grande, modella, attrice, amante degli animali». Insomma una dilettante! In America, Francia, Germania, ho sempre girato molto. Anche in Inghilterra e in Irlanda. Ma la tournée a parte queste prime date in Francia, la farò nel 2023, per quest’anno sono piena di lavoro. (zittisce la cagnolina che la richiama)”.

[…] Gianluigi Rondi rifiutò il film alla Mostra di Venezia perché, disse, i suoi nudi infangavano la memoria dei suoi genitori.
“Credo che quella sua posizione così dura mi abbia ostacolato per lungo tempo nel lavoro. Se c’ero io in un film la comunità critica lo rifiutava a priori, e lo stigma è rimasto per un po’. Ma allo stesso tempo Velluto blu aveva lanciato la mia carriera di attrice e aperto porte. Ma non in Italia”.

[…] Il suo accento è unico, come la sua voce.
Sull’accento ho lavorato molto, ma non sono riuscita a levarmelo del tutto, quindi la mia presenza nella trama va sempre giustificata. Ultimamente mi chiamano per fare i cartoon, e il mio accento è diventato ricercato. Quando mi hanno voluta per The Incredibles ho chiesto: «Ma perché io?». La ragione pare sia che io sono sufficientemente famosa e posso stare accanto a Meryl Streep e George Clooney, ma anche perché ho un accento internazionale, ma non italiano, quindi posso fare ruoli diversi. Scusi apro le porte ai cani. Questo è il mio lavoro principale, aprire e chiudere le porte ai cani.

Seguici anche su Facebook. Clicca qui

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com