Cala consumo di eroina, cocaina e hashish in pandemia, ma è boom di un altro tipo di droghe. Cala consumo di eroina, cocaina e hashish in pandemia, droghe derivate da materie prime difficili da trasportare in periodi di restrizioni di movimento per uomini e merci. Ma c’è da registrare un vero e proprio boom di nuovi oppioidi sintetici e benzodiazepine. Insomma, la pandemia ha cambiato anche il mercato delle sostanze stupefacenti: sempre meno spacciatori in strada e più acquisti sul web.
È quanto emerge dalla relazione presentata al 54esimo Congresso di SIBioC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Medicina di Laboratorio), che si conclude oggi a Genova, dai ricercatori del Centro Nazionale per le Dipendenze e il Doping dell’Istituto Superiore di Sanità.
“Si tratta di un problema in continua espansione, che necessita di aggiornamento e ricerca anche da parte di noi biochimici e medici di laboratorio per questo abbiamo voluto dedicare una sessione del nostro congresso annuale a questa tematica. Nei campioni analizzati durante e dopo il periodo del lockdown abbiamo rilevato l’aumento nell’uso di droghe ad azione narcotica, analgesica e tranquillizzante, nuove benzodiazepine e oppioidi”, spiega il presidente SIBioC Tommaso Trenti.
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