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Decapitato in un incidente in bici: medici riattaccano la testa a un 12enne

Decapitato in un incidente in bici: medici riattaccano la testa a un 12enne.  Il dodicenne palestinese Suleiman Hassan, della Cisgiordania, ha subito una decapitazione interna, ovvero la base del cranio e la parte superiore della colonna vertebrale si sono staccate, ma la pelle è ancora intatta. Non si tratta, in pratica, di una decapitazione totale, cioè la separazione della testa dal corpo, ma di una decapitazione interna.

Questa particolare condizione, molto rara, si verifica quando un impatto improvviso alla testa provoca la lacerazione dei legamenti e dei muscoli che tengono il cranio in posizione sulle vertebre superiori della colonna vertebrale. I medici hanno detto che la testa di Suleiman era “quasi completamente staccata dalla base del collo”.

Il 12enne è stato sottoposto a un accurato intervento chirurgico eseguito da un team di terapia intensiva che ha richiesto diverse ore. Il ragazzino stava andando in bicicletta quando un’auto lo ha investito. È stato trasportato in aereo all’unità traumatologica di Hadassah Ein Kerem a Gerusalemme e immediatamente operato. I fatti risalgono all’inizio di giugno, ma l’ospedale di Gerusalemme ha aspettato un mese per annunciare i risultati.

La vera incidenza della decapitazione interna è sconosciuta poiché il 70% delle vittime muore all’istante o durante il trasporto verso l’ospedale. “Abbiamo lottato per la vita del ragazzo”, ha dichiarato al Times of Israel il dottor Ohad Einav, uno dei chirurghi che ha operato il paziente. L’intervento è possibile solo se i principali vasi sanguigni sono ancora intatti, poiché è necessario preservare il flusso di sangue al cervello.

Decapitato in un incidente in bici: 12enne salvato da un intervento rarissimo

Secondo uno studio di revisione del 2015, la decapitazione interna è tre volte più comune nei bambini rispetto agli adulti. Una ricerca sulle decapitazioni interne nei bambini presso il Children’s Hospital di Philadelphia ha registrato 16 casi in 17 anni. La lesione viene trattata unendo insieme il cranio e la colonna vertebrale utilizzando aste, viti, placche e possibilmente innesti ossei. Il dottor Marc Siegel, professore clinico di medicina e internista praticante presso il NYU Langone Medical Center, ha dichiarato a Fox News Digital che l’intervento è “straordinario”.

Fortunatamente, il dottor Einav era tornato da poco da una borsa di studio a Toronto, dove aveva eseguito l’intervento chirurgico su adulti. Il dott. Einav ha dichiarato: “La procedura in sé è molto complicata e richiede diverse ore. Mentre eravamo in sala operatoria, abbiamo utilizzato nuove placche e fissaggi nell’area danneggiata…

“La nostra capacità di salvare il bambino è stata possibile grazie alla nostra conoscenza e alla tecnologia più innovativa in sala operatoria”. Dopo l’intervento chirurgico, i pazienti verranno sottoposti a riabilitazione per aiutarli a ripristinare il movimento del collo.

Suleiman è stato dimesso con un collare cervicale e i medici continueranno a monitorare il suo processo di guarigione. Non ha deficit neurologici, disfunzioni sensoriali o motorie e può camminare senza aiuto. Il padre di Suleiman, che non ha lasciato il letto del figlio durante la sua guarigione, ha detto: “Ti sarò grato per tutta la vita per aver salvato il mio unico e caro figlio. Benedico tutti voi.

“Grazie a voi, ha riguadagnato la vita anche quando le probabilità erano basse e il pericolo era evidente. Ciò che lo ha salvato sono state la professionalità, la tecnologia e la rapida presa di decisione da parte del team di traumatologia e ortopedia. Tutto quello che posso dire è un grande grazie”.

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