Home » Barbara Bouchet: “Omar Sharif? Aveva un difetto, è durata poco. Ho lasciato Steve McQueen perché non volevo cucinare”
Gossip

Barbara Bouchet: “Omar Sharif? Aveva un difetto, è durata poco. Ho lasciato Steve McQueen perché non volevo cucinare”

Barbara Bouchet: “Omar Sharif? Aveva un difetto, è durata poco. Ho lasciato Steve McQueen perché non volevo cucinare”. Barbara Bouchet su Omar Sharif, Steve McQueen e non solo, l’attrice tedesca naturalizzata italiana, 80 anni, racconta amori e tetroscena in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Come e quando decide si stabilirsi in Italia?
«Quando ho girato Colpo rovente, nel 1979, le offerte sono piovute e mi sono detta: ma chi ci torna in America? Qui ero una delle poche, lì per un ruolo c’erano tremila attrici tutte come me».

[…] Da sola a Hollywood che pericoli ha corso?
«Pochi. Qualche corteggiatore. Sa il famoso MeToo? Ma basta che dici no ed è no. Poi, a Hollywood ho iniziato abbastanza bene, ho fatto 007, What a way to go con Shirley MacLaine, Paul Newman, Robert Micthum, Bedtime Storycon Marlon Brando e David Niven, Kelinda in Star Trek, Sweet Charity… Avevo possibilità di carriera, ma c’era un signore grande che mi corteggiava. Al primo appuntamento, si presenta con una parure di zaffiri e io: questa roba non la metterei mai. E rifiuto. La seconda volta, porta rubini. E io, di nuovo: questa roba non mi piace. Cercava di comprarmi, non ci è riuscito. Finché si è incavolato di brutto e ha detto che mi rovinava la carriera. Solo che l’amico che me lo aveva presentato aveva omesso di dirmi che era l’avvocato della mafia. Ho fatto la valigia in quattro e quattr’otto e sono scappata a New York. Lì, non c’era cinema, solo moda ma degli italiani di passaggio cercavano un’americana per un film: chiesi solo quando si partiva, sarei andata anche se si fosse trattato di Mickey Mouse».

Barbara Bouchet: “Omar Sharif? Aveva un difetto, è durata poco”

In Italia, esplose.
«Pensi che nel ‘72 girai undici film».

[…] Non la imbarazzavano le scene sexy?
«Sono cresciuta in una famiglia in cui noi figli stavamo tutti nudi nella stessa stanza, non ho quel senso del pudore. E poi erano ruoli, era come dire: non ti dà fastidio fare l’assassina? I film per me volgari o morbosi, però, li rifiutavo: rifiutai La chiavedi Tinto Brass, che fece Stefania Sandrelli e Histoire d’Oche fece Corinne Clery».

[…] Chi l’ha corteggiata dei compagni di set?
«Ma no, nessuno. William Shatner, il capitano Kirk di Star Trek, ma quando me lo trovai fuori dalla roulotte senza toupet non lo riconobbi. Ci sono andata a cena, niente di che».

[…] I giornali di fine anni ‘60 la davano fidanzata con Omar Sharif.
«Mi ero scordata, ha ragione! Vado a vivere da lui a Parigi e dice: mi raccomando, devi curare la casa, non voglio quadri, oggetti, niente in giro. E io: e che è? Un ospedale? Ho retto poco perché lui stava sempre a giocare al casino e io a casa. In Italia, iniziava la mia carriera, al che ho lasciato un biglietto e me ne sono andata».

Ha lasciato altri uomini in modo così netto?
«Steve McQueen. Ho vissuto con lui a Malibu, tutte le mattine arrivavano amici in moto per fare colazione a casa nostra e io in cucina a fare uova, bacon, patate. Mi dissi: non è la mia vita».

Pure con Steve McQueen un biglietto e via?
«Certo. A me piace recitare, non cucinare».

Barbara Bouchet: “Ho lasciato Steve McQueen perché non volevo cucinare”

Altri sedotti e abbandonati?
«Vabbè… Il Tarzan della serie tv, Ron Ely. Lo incontro sul set in Messico, alto quasi due metri, seminudo, un fisico bello come il sole. Finché siamo stati ad Acapulco, mi piaceva, poi l’ho visto vestito a Los Angeles ed è passato l’incanto».

[…] Perché a un certo punto lascia il cinema?
«Mi ero sposata, io e mio marito Gigi Borghese siamo stati insieme 36 anni, mi aveva conquistata con la simpatia. Nel ’76 era nato Alessandro e io, prima dei 40 anni, ho smesso perché non volevo che fossero gli altri a mandarmi via. Ho pensato: torno fra dieci anni. Facevo la mamma e ho importato in Italia l’aerobica alla Jane Fonda, con corsi, Vhs. Poi, per il rientro al cinema, di anni ne sono serviti venti. Però il rientro l’ho fatto con Martin Scorsese in Gangs of New York. Lui fece anche un Natale a casa mia con la moglie e la mia famiglia».

Diceva che non sa cucinare, ma Alessandro da chi ha preso la passione per i fornelli?
«Dal padre. Io non amo nemmeno mangiare: ho sempre avuto scarso appetito. Per mio figlio, non è piacevole: lascio sempre metà piatto».

Dopo il divorzio, si è più innamorata?
«Credevo che avrei avuto la fila alla porta, ma non c’era nessuno. I corteggiatori mi considerano un trofeo e a me non piace fare il trofeo. Non capiscono che dietro Bouchet c’è Barbara».

Seguici anche su Facebook. Clicca qui

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com