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Cronaca

Cuneo, arrestato Sacha Chang: trovato nei boschi il 21enne che ha ucciso il padre e l’amico

Cuneo, arrestato Sacha Chang: trovato nei boschi il 21enne che ha ucciso il padre e l’amico. Dopo due giorni, è stato arrestato Sacha Chang.  La sua fuga è giunta al termine a Montaldo di Mondovì, in provincia di Cuneo. Il giovane di 21 anni, di origine cinese ma residente ad Amsterdam, è stato catturato dai carabinieri vicino a una chiesa, mettendo fine alla sua fuga dopo aver ucciso il padre e un amico.

Le ricerche, che hanno coinvolto circa cento militari, si sono concluse quando Sacha è stato trovato addormentato e nudo su una panchina, senza rispondere alle domande degli investigatori. Il comandante dei carabinieri, Giuseppe Carubia, ha dichiarato che il giovane non ha opposto resistenza in quanto era esausto e addormentato. Non ha nemmeno accettato l’acqua offertagli.

Nonostante si trovasse in prossimità del luogo in cui è avvenuto l’omicidio del padre e del suo amico, Sacha è stato trovato a un’altitudine superiore ai 1100 metri, suggerendo che fosse stato disorientato durante la fuga attraverso un’area boscosa.

Anche un gruppo di cacciatori locali ha contribuito in modo significativo alle ricerche, grazie alla loro conoscenza approfondita dell’area. Nonostante i tentativi di comunicazione con un maresciallo che parlava olandese, non è stato possibile instaurare un dialogo con Sacha.

Il giorno dell’omicidio, un operaio che stava lavorando alla costruzione di una piscina aveva cercato di fermare Sacha, facendolo cadere a terra e facendogli lasciare il coltello che aveva in mano. I comuni circostanti avevano diramato un avviso sulla pericolosità del giovane e avevano consigliato ai cittadini di rimanere in casa, portando all’annullamento di molti eventi locali per motivi di sicurezza.

La vasta operazione di ricerca

L’operazione di ricerca è stata condotta da decine di carabinieri, con il coordinamento del comando provinciale di Cuneo. Sono stati impiegati cani addestrati per la ricerca di persone e due elicotteri che hanno sorvolato le aree circostanti, compresa la Valle Corsaglia, Torre Mondovì, Roburent e Monastero Vasco.

Si ritiene che il giovane abbia avuto problemi psichici. Il padre aveva notato un cambiamento nel suo comportamento nei giorni precedenti, attribuendolo a un “grave esaurimento nervoso” causato dalla fine della relazione con la sua ragazza.

La tragedia ha profondamente scosso la piccola comunità di Montaldo di Mondovì, con poco più di 500 abitanti e un’altitudine di 800 metri. Il luogo è conosciuto per il “turismo dolce” e ospita una comunità di olandesi amanti della natura, situato tra le colline e non lontano dalla riviera ligure.

Sacha Chang e le sue vittime, il padre Haring Chainfa Chang (65 anni) e Lambert Ter Horst (59 anni), proprietario della casa in cui i Chang erano ospiti, sono tutti legati ai Paesi Bassi, contribuendo a creare un intreccio di nazionalità nella tragica vicenda.

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