Arriva la pillola che cura la depressione post-partum: è la prima al mondo, già disponibile nelle farmacie statunitensi. È la prima al mondo è ed è già disponibile nelle farmacie degli Stati Uniti la pillola che cura la depressione post-partum. Il farmaco, di marca Zurzuvae, è stato approvato dalla FDA lo scorso agosto per aiutare le donne che soffrono di questa condizione. Il trattamento viene somministrato sotto forma di due pillole al giorno per due settimane. Esiste però una versione iniettabile del farmaco, ma deve essere somministrata in ospedale per un periodo di 60 ore.
Stando ai risultati su uno studio condotto sul medicinale, le donne che lo hanno assunto hanno migliorato in modo significativo i sintomi, con benefici già entro tre giorni rispetto alle donne che hanno assunto un placebo, che è durato almeno 45 giorni. La dottoressa Katrina Furey, una psichiatra della Yale School of Medicine, ha affermato che con la depressione postpartum, una donna “non ha abbastanza allopregnanolone e i suoi recettori GABA-A non funzionano correttamente. Ciò la rende irritabile, ansiosa e depressa, tra gli altri sintomi”.
L’azione del farmaco
Il zuranolone fa parte di una classe di farmaci che prendono di mira i recettori GABA nel cervello, utilizzando una sostanza chiamata neurosteroide. È stato progettato per riequilibrare rapidamente le reti cerebrali disregolate responsabili di funzioni quali umore, eccitazione, comportamento e cognizione, per aiutare a ripristinare la funzione cerebrale. Quando una persona è depressa, il GABA e il glutammato, entrambi neurotrasmettitori, vengono sbilanciati, influenzando l’attività dei neuroni.
Generalmente questi trattamenti mirano ad aumentare i livelli di serotonina nel cervello, ma un numero crescente di ricerche mostra che il percorso del GABA può essere altrettanto efficace. Negli Stati Uniti il farmaco si può reperire nelle farmacie specializzate, o spedito direttamente ai pazienti. Ma costa 16mila dollari (35mila quello iniettabile) e visto il sistema sanitario nazionale, i funzionari non sono sicuri che le compagnie assicurative pagheranno per i loro clienti.
“Avere un’opzione come Zurzuvae che può funzionare al giorno 15″ e migliorare i sintomi già in tre giorni ha il potenziale per fare una profonda differenza nella vita delle donne con PPD. Si spera che questo traguardo sia un catalizzatore per un cambiamento più sistemico per le donne affette da PPD, compreso un aumento tanto necessario dello screening, della diagnosi e del trattamento in tutte le specialità mediche”, ha detto la dott.ssa Kristina Deligiannidis, professoressa presso il Feinstein Institutes for Medical Research di New York, ricercatrice principale degli studi clinici multisito nazionali che hanno portato all’approvazione del farmaco.
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