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Mamma e figlio vivevano in auto sulla A1: il bel gesto della polizia stradale

Mamma e figlio vivevano in auto sulla A1: il bel gesto della polizia stradale. Il bel gesto degli uomini della polizia stradale che inizialmente erano intervenuti perché un’auto sospetta sostava da giorni in un’area di sosta della A1. In realtà gli agenti hanno poi scoperto che una donna e un giovane, per una settimana hanno dormito all’interno della vettura non avendo più nulla, né una casa né un lavoro.

A raccontare la storia di profondo disagio, ma anche di solidarietà, è Tgcom24, secondo cui, protagonisti della vicenda sono una madre e un figlio originari del Sud, ma residenti al Nord. I due sono stati individuati nei pressi di Fabro dalla polizia stradale di Orvieto, che ha dato loro un aiuto, donando generi alimentari e una somma di denaro.

Poco più che cinquantenne lei, 25 anni lui, agli agenti che hanno chiesto loro spiegazioni sui motivi della prolungata presenza, segnalata in quel luogo decisamente poco confortevole, tra la tristezza e l’imbarazzo i due hanno dato il via a un racconto commovente, poi confermato dai riscontri della Polstrada, che, inizialmente, pensava di trovarsi di fronte a un’auto sospetta.

La donna ha spiegato di aver perso il lavoro e quindi di aver dovuto lasciare l’abitazione in cui viveva con il figlio. Da qui la scelta, purtroppo obbligata, di affidarsi all’unico “tetto” che era loro rimasto, l’utilitaria di proprietà. In mancanza di alternative, ne hanno fatto la loro casa, adattandosi a dormire sui sedili scomodi e a lavarsi nei servizi igienici dell’area di servizio.

Mamma e figlio vivevano in auto sulla A1: la dolidarietà della polizia

A colpire e coinvolgere ancora di più gli agenti è stato il fatto che la donna ha raccontato infatti di essersi voluta fermare a Fabro perché da piccolina frequentava con suo padre Città della Pieve, cittadina a poche decine di chilometri di distanza.

”Qui mi sento davvero a casa, questi luoghi mi danno un po’ di sostegno e conforto per sopportare la nostra sofferenza” avrebbe detto la cinquantenne ai poliziotti che l’hanno ascoltata. Questi hanno deciso di acquistare per madre e figlio dei generi alimentari di prima necessità, come pasta, biscotti, marmellata e legumi, ma anche di fare una piccola colletta per aiutarli economicamente e dare loro un minimo di respiro.

Un gesto di gran cuore non nuovo per i poliziotti della Polstrada orvietana, diretti dal comandante Stefano Spagnoli, che già a maggio 2020 si erano autotassati per aiutare un’altra famiglia, in difficoltà sempre lungo l’Autosole, a raggiungere il Trentino, dove la figlia piccola, con problemi di salute, doveva sottoporsi ad un’importante visita medica.

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