Sale killer, l’allarme degli esperti: “Sodio nascosto in questi alimenti. Ecco la quantità giusta da assumere”. Nel Regno Unito i ricercatori hanno seguito più di 500.000 cittadini per quasi un decennio. Dai risultati è emerso come le persone abituate ad aggiungere sale extra ai pasti avevano il 28% di probabilità in più di morire prima di compiere 75 anni. L’eccesso di sale porta alla ritenzione idrica nel sangue, aumentando la pressione sanguigna. E come è noto, ciò aumenta il rischio di infarto o ictus.
Le malattie cardiache sono uno dei killer peggiori al mondo, solo negli Stati Uniti muoiono circa 800mila persone all’anno. Secondo i ricercatori, gli adulti non dovrebbero mangiare più di 6 g di sale al giorno. I bambini ancora meno. Tuttavia, gli esperti lanciano l’allarme sul sale “nascosto” nel nostro cibo una concreta minaccia.
Secondo Chloe MacArthur, della British Heart Foundation, “abbiamo bisogno di sale nella nostra dieta. Ma mangiarne troppo può portare a pressione alta, che a sua volta aumenta il rischio di infarto e ictus. Sebbene sia sempre importante che le persone stiano attenti a non aggiungere troppo sale al cibo, la stragrande maggioranza del sale è già nel cibo prima di acquistarlo, il che significa che stiamo consumando più sale di quanto ci rendiamo conto”.
I ricercatori avvertono sull’aggiunta di sale a tavola e consigliano di valutare di diminuirne l’assunzione complessiva. E a proposito del sale nascosto, come detto, è difficile calcolare la dose assunta nelle diete quotidiane proprio a causa di questo aspetto. Il sodio viene aggiunto ad una vasta gamma di alimenti, come i pasti pronti, zuppe istantanee e sughi per la pasta. Il sale viene aggiunto per rendere il sapore più gradevole e anche per aumentare la durata di conservazione, come nei prosciutti affettati e altri salumi.
Sale killer, l’allarme degli esperti
Gli esperti consigliano opzioni di sale più sane, che contengono potassio aggiunto e meno sodio. Prodotti già disponibili sugli scaffali dei supermercati. Nel corso della ricerca veniva chiesto ai partecipanti con quale frequenza aggiungevano sale ai loro pasti, con l’opzione mai/raramente, a volte, di solito o sempre.
Durante un follow-up medio di nove anni, sono stati registrati circa 18.474 decessi prematuri (di età inferiore ai 75 anni). I risultati dello studio sono stati pubblicati sull’European Heart Journal. Il professor Lu Qi e il team hanno anche calcolato a che età sono deceduti gli amanti del sale, rispetto a chi invece era stato attento.
Nella fascia dei 50 anni, l’aspettativa di vita è diminuita da circa 1,5 anni a 2,3 anni per le donne e uomini che hanno sempre aggiunto sale al cibo, rispettivamente. Gli scienziati hanno scoperto che i rischi di morte prematura erano leggermente ridotti nelle persone che mangiavano più frutta e verdura.
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