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Juventus, operazione Orsolini col Bologna: interviene la Procura. E spunta la chat dei dirigenti sulla carta Ronaldo

Juventus, operazione Orsolini col Bologna: interviene la Procura. E spunta la chat dei dirigenti sulla carta Ronaldo. La Procura di Bologna sta indagando sul trasferimento di Orsolini dalla Juventus al Bologna nel 2018. Operazione oggetto di controversie in merito alle presunte plusvalenze fittizie generati dalla Juventus. Come riferisce ‘Il Corriere dello Sport’, la Procura di Bologna intende capire se in questa operazione ci sono eventuali atti illegali in merito alla scrittura privata, mai depositata in Lega, tra la Juventus e il Bologna.

I due club si erano accordati sul diritto di recompra da parte del club bianconero a determinate cifre. Secondo l’accusa, tale pratica ha permesso alla Juventus di ‘aggiustare’ i bilanci grazie all’aiuto di società amiche. Intanto, l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma è prevista per lunedì prossimo, 27 marzo. La Juventus e gli altri 12 indagati, compresi l’ex presidente Agnelli, Nedved, Arrivabene e Paratici, dovranno comparire davanti al giudice Marco Picco. La Procura di Torino sta indagando sui conti del club dal 2018-19 al 2020-21, e le accuse mosse vanno dalle false comunicazioni sociali all’ostacolo alla vigilanza, dall’aggiotaggio alle false fatturazioni.

Juventus, operazione Orsolini e carta Ronaldo: nuovi guai in casa bianconera

Intanto, dai nuovi atti depositati dai pm torinesi, spunta una chat tra i dirigenti della Juventus sull’ormai famosa “carta Ronaldo”. Nello specifico, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, una chat Whatsapp tra Gabasio, Cherubini e Morganti, dove l’allora Chief legal officer bianconero, Gabasio scrive “il primo pronto a firmare è Ronaldo”. E tre giorni dopo, è proprio quest’ultimo ad avvisare che la stella portoghese aveva firmato e che aveva una copi di tutti i documenti. A risposta di ciò, come riporta la Gazzetta, l’allora ds Cherubini ha risposto “Bene”.

La Procura sospetta che la famosa “carta Ronaldo”, ovvero l’accordo integrativo per il contratto di CR7 nella seconda manovra stipendi, possa essere coinvolta nell’indagine. Tuttavia, questa carta è stata ritrovata non compilata presso gli uffici dell’avvocato Restano a Torino, suggerendo che il giocatore non abbia firmato l’accordo. Gli avvocati di Ronaldo hanno sempre negato che il calciatore abbia firmato tale accordo e che conservi una copia del documento. Invece, hanno affermato che Ronaldo ha solo firmato i moduli riguardanti la rinuncia a quattro mensilità, con la promessa di recuperarle spalmate nelle stagioni successive, per un valore di circa 19 milioni di euro. Tuttavia, CR7 non ha ancora ricevuto tale compenso e lo sta rivendicando.

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