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Giusy Buscemi: “Due figli in 18 mesi, ho rinunciato a progetti importanti. Mio marito? Non ci eravamo simpatici”

Giusy Buscemi: “Due figli in 18 mesi, ho rinunciato a progetti importanti. Mio marito? Non ci eravamo simpatici”. Giusy Buscemi sui figli, la carriera, la famiglia e non solo, l’attrice siciliana, 30 anni, si racconta ripercorrendo le tappe importanti della sua vita in una intervista a ‘Io Donna’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] Ha lasciato Menfi nel 2012 per Salsomaggiore. A 19 anni, Miss Italia. Quanto è cambiata la sua vita?
“Avevo appena preso il diploma di maturità al liceo scientifico, ero nella fase delle grandi scelte. Facevo i test universitari e partecipavo alle selezioni. Intanto seguivo un corso di dizione perché volevo imparare a parlare senza l’accento siciliano. E poi lo sa l’ironia della sorte?”.

No, mi dica lei.
“Che dopo Miss Italia, le passerelle di moda e le particine qua e là, il primo ruolo da protagonista l’ho avuto in Il Paradiso delle signore, dove interpretavo una siciliana che parlava in dialetto”.

Però non si è fermata là.
“No. Ho partecipato alla miniserie C’era una volta Studio Uno, al film Smetto quando voglio – Masterclass ma poi, quando mi dicevo che avevo una strada chiara davanti, mi sono fidanzata e ho cambiato le priorità”.

Con Jan Michelini, regista. Vi siete incontrati durante le riprese di Un passo dal cielo 3?
“No, prima, e all’inizio non ci eravamo neanche simpatici. Poi sul set è iniziata la nostra storia, che è stata seria da subito. Mi sono sposata a 24 anni”.

Giusy Buscemi: “Due figli in 18 mesi, ho rinunciato a progetti importanti per creare una famiglia”

Dopo i primi due bambini ha deciso di staccare per un po’. Perché?
“Caterina, 5 anni e Pietro, 3, sono nati a 18 mesi di distanza. Durante le due gravidanze ero stata chiamata per dei progetti importanti. Ma non prevedevano il pancione, così ho lasciato perdere. Le scelte belle e grandi si portano dietro delle piccole rinunce. Mi sono detta: è il momento di costruire una famiglia, era una chiamata che abbiamo sentito insieme io e Jan”.

Dopo Caterina e Pietro è tornata al lavoro per interpretare la psicoterapeuta Lucia in Doc 2. Poi è arrivato Elia, che ha 8 mesi.
“Ho finito Doc 2 che ero da poco nuovamente incinta. Un mese dopo la nascita di Elia, a fine agosto, sono partita per il Cadore con la famiglia per girare Un passo dal cielo 7. Abbiamo preso una casa, i due grandi andavano all’asilo. Tutti i giorni sul set mi tiravo il latte e qualcuno lo portava alla tata, perché volevo allattare. Stavo benissimo fisicamente ed è stato divertente. La grande gioia privata era alla base della serenità professionale. Mi sembrava di avere una carta in più da giocare, non una in meno”.

Si è sposata in chiesa. Che rapporto ha con la fede?
“La mia famiglia aveva gettato il seme. Poi c’è stato un periodo di lontananza, necessaria perché senza libertà non c’è conoscenza autentica. Il riavvicinamento è avvenuto grazie a persone che ho conosciuto. Da lì è iniziato un percorso di scoperta. La fede per me significa seguire un modello perdente secondo il mondo: il modello di chi è morto per amore”.

Che cosa vuol dire amare?
“La chiave dell’amore è nel perdono. Mi sono sentita perdonata quando mi sono sentita amata. Nella vita quotidiana non è sempre facile. Ma quando si cade, ci si rialza”.

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