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Mietta: “Tradimenti? Li ho ricambiati e pareggiato i conti. Ho perso l’occasione della vita per paura degli aerei”

Mietta: “Tradimenti? Li ho ricambiati e pareggiato i conti. Ho perso l’occasione della vita per paura degli aerei”. Mietta sui tradimenti, le occasioni perse e il nuovo amore, la cantante pugliese, 50 anni, si racconta a tutto tondo ripercorrendo le tappe della sua vita privata e professionale in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] A Sanremo nel 1989, categoria Nuove Proposte
«Eh no, in realtà ci ero stata anche l’anno prima, però mi hanno buttato fuori subito, ho cantato all’una e mezza del mattino, non mi ha visto nessuno. E forse è stato meglio, avevo un vestito orrendo abbinato a due mostruose ghette rosse e nere, un taglio corto col ciuffo e una coreografia imbarazzante».

Al secondo colpo andò meglio. Vinse con «Canzoni» («E allora/tara-tara-tara-tatta-tattà/ti ripeto/tara-tatta-tattà/che si tratta di noi») […] E poi nel 1990 fu subito «Vattene amore».
«Dovevo cantarla da sola, in gara tra i Big, ma un altro gruppo che aveva vinto tra i Giovani due anni prima piantò un casino, minacciò di fare causa al Festival, Aragozzini era preoccupatissimo. Così per salvarmi Amedeo entrò nel duo».

Vi siete presi subito?
«Lui riservato, io caciarona, però sì. L’aveva scritta per Patty Pravo, Mina o Ornella Vanoni, non ricordo bene, ma non se ne fece niente. Su di me era dubbioso: “Non riesci ad arrivare alla nota”. Si mise al piano, provammo, la cantai bene e si convinse».

«Magari ti chiamerò trottolino amoroso du-du-da-da-da» diventò tormentone nazionale.
«E non lo sopportavo, mi dava fastidio, gli ho dichiarato guerra, ma avevo vent’anni, non capivo che la vita va alleggerita con l’ironia. Oggi si può essere molte cose insieme, negli anni Novanta era tutto un appiattimento del personaggio, un togliere. Se non altro avevo un completo gilet-pantalone di Versace, tutto di pelle nera, tipo quello di Mengoni l’anno scorso».

[…] Papà era funzionario dell’Ilva.
«E con me su questo sfonda una porta aperta. Sono super-ambientalista, contro l’acciaieria, fosse per me bonificherei tutto, andrebbe chiusa. Purtroppo la gente è da sempre sotto ricatto, costretta a scegliere tra lavoro e salute, bisogna pur mangiare e così accetta. Ho visto morire gente anche nella mia famiglia, io stessa ho avuto problemi respiratori. Ci vivevo accanto. Era campagna, con l’aria buona, poi ci hanno costruito l’impianto proprio lì».

[…] Girò videoclip per Zucchero («Menta e rosmarino») con Natalia Estrada.
«Dovevo esserci solo io, Adelmo aveva una passione per me, però non mi volevo mettere in reggiseno, mi dava fastidio. E il regista chiamò Natalia e la mia giacca è passata a lei. Ma alla fine fu un’idea giusta».

[…] «La Piovra 8» con Raoul Bova.
«Raoul era di una bellezza sconvolgente, davvero. Purtroppo io ero già impegnata e lui stava per mettersi con Chiara. Però era davvero stratosferico».

Mietta: “Tradimenti? Li ho ricambiati e pareggiato i conti”

Dura resistere?
«Di regola non mi piacciono gli uomini delle altre».

Eccezioni ne ha fatte?
«Sì, è capitato, ma in quei casi non sei tu che rubi il fidanzato a qualcuno, si è sempre in due».

[…] Con il cinema ha perso l’attimo.
«Buffo, ogni volta che andavo ospite al Maurizio Costanzo Show mi chiamava qualche regista. Era successo per Il Postino di Troisi, mentre ero in taxi. Feci il provino, avevo quasi il contratto in mano, poi però presero Maria Grazia Cucinotta, succede. Certo era una bella occasione, mi avrebbe cambiato la vita».

Come fare la Bond girl.
«Mi cercò Albert Broccoli, produttore di 007. Mi fissò un appuntamento. Ma lo cancellai all’ultimo minuto. Per la paura di volare. Addio film con Pierce Brosnan. Purtroppo certe cavolate le ho fatte e non si può tornare indietro».

[…] Soffre di attacchi di panico.
«Da quando sono ragazzina, ci sono stata molto male. Il primo a 13 anni, durante la separazione dei miei. Ero davanti alla tv e di colpo mi sono sentita come risucchiata da un vortice. “Sto morendo”, gridai, correndo da mia madre. Mi è successo molte altre volte. Una sensazione tremenda, qualcosa che ti sta sempre addosso».

[…] «Ho tradito, ma di corna ne ho prese più io», sempre parole sue.
«Vero, però ho pareggiato il conto. Prima scoprivo le malefatte: ero un segugio, facevo le poste. E poi ricambiavo».

[…] Dia un voto alla sua vita sentimentale fin qui.
«Ho amato e sono stata amata, direi che è stato un crescendo. Ogni volta l’uomo che viene dopo è migliore del precedente. Credo nell’amore, però pretendo anche molto. Desidero essere amata tanto quanto amo io. Se nell’altro trovo questa abnegazione allora è la volta che non scappo».

Ora come va?
«Meravigliosamente. Dopo la fine del rapporto con il padre di mio figlio sono stata cinque anni da sola, a parte sporadiche frequentazioni fisiche. Non ne volevo più sapere. Ma l’amore quando arriva fa davvero: ptum! E sei fregato».

Chi è il prescelto?
«Non lo dico».

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