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Ciclismo, i campioni più attesi della stagione 2024

Ciclismo, i campioni più attesi della stagione 2024

Mancano poche settimane all’inizio della stagione ciclistica 2024, con il primo appuntamento fissato per il 21 gennaio al Santos Tour Down Under in Australia. Poi si inizierà a fare davvero sul serio dal 2 marzo con le “Strade bianche” e le classiche di primavera, le classiche monumento, poi sarà la volta dei grandi giri e per concludere con quelle di fine stagione. Praticamente dieci mesi di ciclismo tra corse a tappe, corse di giornata, percorsi per velocisti, per scalatori e tatticismi dove ognuno avrà la possibilità di dire la sua. Ma allora chi saranno i protagonisti della prossima stagione?

Vingegaard

Sicuramente lui sarà il protagonista assoluto della stagione ciclistica 2024. Il più grande obiettivo di Jonas Vingegaard naturalmente sarà la tripletta al Tour de France dopo le vittorie del 2022 e del 2023, spodestando dal trono il reuccio Tadei Pogacar. E molto probabilmente secondo le indicazioni delle scommesse sul ciclismo si presenterà ai nastri di partenza della stagione da grande favorito per la vittoria del Tour 2024. A 26 anni è nettamente il fenomeno del momento, essendosi ritagliato anno dopo anno uno spazio importante tra i big delle due ruote. Forte mentalmente, fisicamente prestante e continuo e tatticamente, soprattutto, maturato in ogni aspetto e fase della gara, Vingegaard non si limiterà ad inseguire la terza maglia gialla di fila ma proverà anche l’assalto ad una medaglia olimpica, con la grande occasione dell’appuntamento a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto a Parigi.

Pogacar

Il grande rivale di Vingegaard è sicuramente Tadej Pogačar. Questo dualismo sta infervorando le discussioni e gli animi dei grandi appassionati di ciclismo. D’altronde il ciclista sloveno ha solo 24 anni e da molti già viene già considerato uno dei più grandi ciclisti non solo della sua generazione ma degli ultimi venti anni. In effetti Pogacar è completo, potente in salita nelle tappe di montagna ed esplosivo nelle volate in pianura, in grado di gestire le energie sia nelle corse a tappe che in quelle di un giorno con grande intelligenza e maturità. Nel mirino del 2024 ha messo ovviamente il Tour, già vinto due volte nel 2020 e nel 2021, ma potrebbe fare un pensierino anche per il Giro d’Italia e nel cuore resta il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Parigi e vincerle.

Roglic

Campione in carica del Giro d’Italia a 34 anni Primoz Roglic ha lasciato al Jumbo Visma per accasarsi con la Bora Hansgrohe e con l’obiettivo dichiarato di tentare l’assalto all’unica maglia che gli manca, quella gialla del Tour de France. Lui che ha già vinto in carriera tre Vuelta di Spagna e un Giro d’Italia vuole scrivere la storia. E lo farà con una squadra all’altezza delle aspettative con Buchmann, Sobrero, Martínez, Gamper, Jungels, Kämna e Uijtdebroeks. Il suo 2023 è già stato incredibile con le vittorie alla Tirreno-Adriatico, ma anche al Giro della Catalogna, e al Giro dell’Emilia. È uno dei veterani del ciclismo, lui che in realtà aveva cominciato la sua carriera di atleta come saltatore con gli sci. A 20 anni vende la sua moto e compra una bici e grazie all’impegno, la serietà, una dieta sana, la dedizione e la forza mentale è riuscito a imporsi in un mondo che è fatto davvero per pochi.

Gli altri

Non bisogna dimenticare però che ci sono tanti altri ciclisti affamati di vittoria, tra grandi campioni emergenti e vecchie volpi che non vogliono assolutamente darsi per sconfitti. Così nel 2024 ritroveremo atleti come Enric Mas, capitano della Movistar che a 28 anni sembra aver fatto il salto di qualità che lo potrebbe portare a concorrere per un posto d’onore in uno dei giri a tappe. Suo coetaneo è Jai Hindley che purtroppo snobberà il Giro d’Italia, a suo dire composto da troppe tappe a crono e in salita, e punterà al Tour e al Mondiale. E poi Richard Carapaz che a trent’anni non ha la minima intenzione di cedere il passo ai colleghi più giovani, anzi volendo dimostrare che ha ancora tanti anni di successi davanti, se supera le noie muscolari degli ultimi tempi. Ma poi ci saranno ancora Remco Evenepoel, Wout Van Aert, e il nostro Filippo Ganna, che oltre alla sua specialità in crono proverà a fare il salto di qualità ed essere incisivo in altre strategie di gara.

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