Home » Il dramma di Sabrina Salerno: “Piangevo spesso, vedevo nero, salvata da mio marito e mio figlio. Sulla ripresa…”
Spettacolo

Il dramma di Sabrina Salerno: “Piangevo spesso, vedevo nero, salvata da mio marito e mio figlio. Sulla ripresa…”

Il dramma di Sabrina Salerno raccontato ai microfoni del format “I Lunatici”

Il dramma di Sabrina Salerno: “Piangevo spesso, vedevo nero, salvata da mio marito e mio figlio. Sulla ripresa…”. La cantante e showgirl è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedi al venerdi dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.

Sabrina Salerno racconta i suoi giorni in quarantena trascorsi insieme al marito, a cui è legata da 28 anni, e al figlio 16enne. La showgirl confessa di aver sentito fortemente la mancanza degli amici e dei momenti di convivialità, ma, soprattutto, rivela di aver vissuto un periodo molto difficile quando è scoppiata la pandemia. “Il nostro mondo è cambiato, abbiamo avuto uno stravolgimento, abbiamo vissuto delle costrizioni”.

Sulla quarantena. “Sono legata a mio marito da quasi 28 anni. Viviamo insieme, in questi due mesi sono stata molto felice di averlo a casa, ora quasi mi dispiace quando va in ufficio. Mi piace averlo a casa. Non l’avrei mai detto perché per assurdo quando andiamo in vacanza litighiamo. Invece in questo periodo non abbiamo mai litigato, anzi mi è stato di grande aiuto, è stato un grande sostegno psicologico”.

Il dramma di Sabrina Salerno: “Mio marito, insieme a mio figlio, mi sono stati molto d’aiuto”

Il momento più difficile. “Piangevo spesso, vedevo nero, ho avuto delle giornate proprio nere, mio marito, insieme a mio figlio, mi sono stati molto d’aiuto. Ho avuto momenti durissimi, ero abituata a prendere tre o quattro aereo al mese, avrei dovuto fare il primo concerto ad aprile, venivo da Sanremo, mi sembrano passati venti anni. Ora vivo alla giornata, ma non è da me. Ora ho capito che è impossibile controllare le cose. Bisogna apprezzare il momento”.

Sul figlio. “Mio figlio ha sedici anni ma è molto maturo, ha la testa di un cinquantenne a volte. È molto razionale, razionalizza tutto, cercava di farmi ragionare”.

Il sostegno delle amiche nei momenti più drammatici.Mi hanno fatto piangere le immagini dei camion che portavano via i corpi delle persone da Bergamo. Ho pianto. Mi sono sfogata con molte amiche, non riuscivo a capacitarmi di quanto stesse accadendo. La cosa che mi ha fatto sorridere? Il vino rosso, è diventato il mio migliore alleato”.

I dubbi sulla ripresa.Sono preoccupata. In Francia mi hanno chiesto la disponibilità a novembre, l’idea è quella di riprendere le date a novembre, ma ad oggi non so neanche se mi faranno uscire dall’Italia”.

Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina ufficiale

Ultima ora:
Folla ai Navigli, Fontana: “Troppa enfasi per fase 2, adesso dobbiamo capire una cosa cosa importante”

Fase 2 alla milanese: tutti ai Navigli per l’aperitivo e senza mascherine. E i controlli? – VIDEO

Fase 2, Galli: “Milano è una bomba: Lombardia rischia di chiudere anche Emilia e Piemonte”

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com